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Pongracic sarà l’8° croato viola. Da Rebic a Brekalo, fin qui fortune alterne

Pongracic

Da Rebic a Brekalo, in pochi hanno lasciato il segno. Pongracic prova a scrivere un nuovo capitolo

Marin Pongracic, stamani alle visite mediche a Firenze, sarà l’ottavo giocatore croato a vestire la maglia della Fiorentina. Classe ’97, un passato tra Salisburgo, Wolfsburg e Borussia Dortmund, arriva dal Lecce per circa 12 milioni più 2/3 di bonus. Corvino lo aveva comprato a poco più di 1,5 milioni due anni fa, l’ultima stagione più che buona in Salento lo ha riportato in Nazionale: con la Croazia ha fatto un Europeo molto positivo, nonostante l’uscita prematura della sua selezione ai gironi.

Sono 10 le presenze totali in Nazionali, 21 quelle nelle competizioni europee per club (tra cui 6 in Champions). Arriverà anche per scrivere un nuovo capitolo della storia dei croati in maglia viola, che fin qui ha visto fortune alterne. In origine fu Ante Rebic, arrivato nell’estate 2013. Era chiamato ‘il nuovo Boksic’, appena 12 presenze con 3 gol in Prima Squadra in mezzo ai vari prestiti. Ricordato per quel Mondiale 2014 giocato con la Croazia e poi, in chiave viola, per il rimpianto per averlo visto esplodere altrove, soprattutto all’Eintracht Francoforte e parzialmente al Milan, senza riuscire a ricavare granché da quella clausola del 50% sulla rivendita con cui fu ceduto ai tedeschi. Poi Milan Badelj, lui sì che ha scritto pagine importanti. Ben 164 presenze in viola, 7 gol, fascia di capitano al braccio dopo la tragica scomparsa di Astori.

Nell’estate 2015 Pradè poi ‘pescò’ al Dnipro Nikola Kalinic, grande protagonista del primo anno con Paulo Sousa. Un biennio da 83 partite e 33 gol, prima dell’addio forzato per la sua gran voglia di andare al Milan (una scelta non proprio azzeccatissima la sua). Non indimenticabile la stagione di Hrvoje Milic, la 2016/2017, con 19 presenze e quel vago ricordo di un utilizzo del terzino come esterno alto a Marassi in una disfatta contro il Genoa. Arrivò con grandi aspettative della società, ma con scetticismo dei tifosi, Marko Pjaca, che nel 2018/2019 giocò 19 partite (1 gol e 1 assist, pochissime giocate degne dell’allora numero 10) per poi rompersi il crociato a marzo.

Un tocco croato c’è poi stato anche sotto la gestione Commisso. Anzi, una presenza ancora attuale nel gruppo di Palladino (vedremo per quanto). Si tratta di Josip Brekalo, arrivato a gennaio 2023 per rinforzare il pacchetto esterni di Italiano, ma di quel giocatore ammirato al Torino si è vista solo l’ombra. Spesso neanche quella. Ventinove presenze, un solo gol, poi il prestito all’Hajduk Spalato dove non è riuscito ad imporsi per tornare in Nazionale, con Europeo perso. Nel mezzo anche una presenza in Prima Squadra da registrare per Ricardo Bagadur a maggio 2015, 4′ contro il Parma alla terz’ultima di campionato (ora gioca in Serie B croata). Mentre diversi altri giovani, da Josip Maganjic (pagato a suo tempo quasi 1 milione di euro più commissioni) a Toni Fruk, da Frane Bitunjac a Marko Hanuljak, fino a Marko Dabro, nonostante gli investimenti per il Settore Giovanile non hanno mai esordito in Prima Squadra.

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