Pochi tiri subiti e troppi gol presi. Terracciano ancora non benissimo: si scalda Sirigu

Il portiere viola ha alternato buone prove ad alcuni passaggi a vuoto, come sul gol contro l'Empoli. Italiano vuol vedere Sirigu

Perché è vero, il colpevole principale per il gol subito è Amrabat, ma qualche responsabilità va data anche al numero uno. Poco reattivo, così come è parso incerto nell’uscita quando poco più tardi è stato graziato da Caputo.

Così scrive il Corriere Fiorentina. SOLO DUE VOLTE LA PORTA INVIOLATA. Una prestazione in linea con una stagione nella quale ha spesso alternato buone prove ad altre decisamente meno convincenti, a differenza dello scorso anno quando per molti era 'San Pietro' e aveva superato Dragowski, prima di far accantonare Gollini.

Terracciano ha collezionato 20 presenze in questa serie A, ha incassato 28 delle 30 reti prese dalla Fiorentina, e soltanto in due occasioni (contro Verona e Sampdoria) ha tenuto la porta inviolata. Da quel giorno a Marassi (era il 6 novembre) ne ha sempre subito (almeno) uno.

SPROPORZIONE. E se farne il capro espiatorio sarebbe sbagliato, va però sottolineato come, numeri alla mano, ci sia un evidente sproporzione tra il funzionamento e l’organizzazione della fase difensiva ed i gol incassati. I viola infatti sono terzi in campionato per tiri concessi (75), e soltanto Napoli (59) e Roma (64) hanno fatto meglio.

Eppure, per reti subite, la Fiorentina (con 30 gol al passivo) precipita al dodicesimo posto, con una media di un gol preso ogni 2,5 tiri verso la propria porta. Tanti. Troppi. Solo il Sassuolo (77 tiri verso la propria porta e 35 reti incassate, con una media di un gol ogni 2,2 conclusioni concesse) fa peggio.

SI SCALDA SIRIGU. Non sarà tutta colpa di Terracciano insomma (che a volte si ritrova in situazioni difficili) ma certo sarebbe lecito aspettarsi un contributo maggiore. Riflessione questa che sta facendo lo stesso Italiano che non a caso vuole capire le condizioni di Sirigu e potrebbe farlo esordire giovedì con il Braga.

Lo vuole vedere all'opera: un po’ di sana concorrenza non ha mai fatto male a nessuno.