Dei due attaccanti arrivati a gennaio è difficile salvarne anche solo uno. I dirigenti viola intanto non confermeranno il polacco. Il brasiliano avrà un’altra possibilità
Problema del gol nel senso stretto del termine forse no, ma di sicuro esiste (pressante) l’esigenza di migliorare la fase realizzativa. Se possibile prima della partenza per il ritiro di Moena. Esigenza che, all’addio di Vlahovic con destinazione Juventus a fine gennaio, i dirigenti viola hanno provato a risolvere inserendo ben due attaccanti. Krzysztof Piatek – preso in prestito dall’Hertha Berlino – e Arthur Cabral, acquistato dal Basilea per sedici milioni di euro. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Una scelta che le varie situazioni della stagione appena conclusa impongono di tornarci sopra. La Fiorentina ha bisogno di maggior certezze in attacco. Quelle certezze che la partenza di Vlahovic hanno fatto perdere. E che il doppio tentativo di compensazione non ha contribuito a riportare a livello precedente.
UNO Sì, UNO NO
Il centravanti polacco ha segnato 3 gol in 14 partite di campionato e 3 gol in 4 partite di Coppa Italia. Il centravanti brasiliano ha “risposto” con 2 gol in 14 gare di Serie A. E questo è il dato numerico a sintetizzare il rendimento dei due. Da cui ripartire inevitabilmente per capire come si muoverà la Fiorentina in questa estate.
Iniziando ovviamente da Piatek che era a Firenze appunto in prestito. Molto difficile il suo riscatto, se non improbabile. Nonostante il buon impatto col mondo viola. E nonostante le parole di stima spese nei suoi confronti dal direttore generale Barone non più tardi di domenica scorsa prima della sfida alla Juventus.
CABRAL NON HA CONVINTO, MA…
Anche Cabral non ha convinto. Pur con tutte le attenuanti del percorso da fare per ambientarsi in un calcio non conosciuto. E per questo una seconda occasione gli verrà data. Contando sul fatto che inizierà a lavorare in Val di Fassa alla pari dei compagni, la ricerca di un attaccante è in cima alle priorità del club. Prima scelta o alternativa allo stesso Cabral lo decideranno le dinamiche che si presenteranno nelle varie trattative.
Di
Redazione LaViola.it