Connect with us

Notizie

Palladino: “Darò tutto me stesso per la Fiorentina. Passeremo alla difesa a 3, ma non sono integralista”

Palladino

Le dichiarazioni del neo allenatore della Fiorentina nella conferenza stampa di presentazione

Dopo le primissime dichiarazioni di qualche settimana fa, in occasione della sua firma con la Fiorentina, il tecnico Raffaele Palladino, ha preso la parola dal media center del Viola Park, rispondendo alle domande dei giornalisti.

In primis, Palladino ci ha tenuto a fare una breve introduzione alla conferenza: “Ci tenevo ad aprire io la conferenza oggi, perché essere qui oggi, in questa grande società, per me è grande motivo di orgoglio. Sono davvero emozionato. I ringraziamenti vanno fatti anche al Monza: se sono qui è anche merito loro, che mi hanno dato l’opportunità di allenare in Serie A. Grande merito al presidente Berlusconi, che ha creduto fin dal primo momento in me, Sono stato il suo ultimo allenatore, per me resterà sempre nel mio cuore, lo ringrazierò per tutta la vita. Ringrazio anche il dottor Galliani, per me è stato un maestro calcistico e umano. Ora sono strafelice di essere qui e sono molto motivato per fare un grande percorso, perché mi rendo conto di essere arrivato in una grandissima società con grandi tifosi”.

COSA MI PIACEVA DELLA FIORENTINA DI ITALIANO E COSA VORREI CAMBIARE. “La Fiorentina è una grande squadra, che negli ultimi anni ha fatto benissimo. Mister Italiano è stato molto bravo, ha raggiunto obiettivi fantastici e creato un grande gruppo. Merito anche di una grande società. E’ stato fatto un percorso che va portato avanti: non è tanto la partenza di quest’anno quanto quello che è stato costruito. La rosa è forte, c’è grande spirito di condivisione con la società, parliamo ogni giorno. Stiamo programmando e valutando tutto, da qui fino al 30 giugno. Siamo in perfetta sintonia”.

SE HO PARLATO COI CALCIATORI PIÙ RAPPRESENTATIVI.Ho parlato con tutti i calciatori, mi odieranno già dall’inizio perché li ho rintracciati in giro per il mondo. Li ho chiamati tutti individualmente, perché ho bisogno di parlare con loro e capire prima l’uomo dietro al calciatore, per me avere un’empatia con loro è fondamentale. Per me è motivo di confronto, i miei calciatori devo amarli ogni giorno perché poi in campo devono rendere al 100%. Li ho sentiti tutti carichi, non vedono l’ora di ripartire. Vengono da una stagione intensa, hanno bisogno di riposarsi però hanno anche grande voglia di ripartire e fare bene”.

VIOLA PARK. “Pazzesco, fantastico. Ho visitato tanti centri sportivi e credo che questo sia il più bello che abbia mai visto, qualcosa di unico. Quando entri qui ti rendi conto della grandezza di questo posto e dell’ambizione di questa società. Il presidente ha creato qualcosa di unico, voglio anche citare Joe Barone che purtroppo non ho conosciuto personalmente ma ne sento parlare benissimo, una grande persona che ha messo il cuore in questo centro sportivo”.

TRE AGGETTIVI PER LA MIA FIORENTINA. “Siamo ancora in una fase di valutazione e costruzione della rosa, dopo aver fatto tutto questo possiamo entrare nei dettagli. Di aggettivi ce ne sono tanti: intanto l’ambizione di fare bene, siamo molto motivati. La nostra squadra deve saper giocare a calcio e divertire, una squadra ambiziosa che va a comandare la partita. Degli aggettivi poi ci ragioneremo durante la stagione, vedo tanta positività nell’ambiente e questo mi lascia ben sperare”.

MODULO DI PARTENZA. “Per quanto riguarda il sistema di gioco, io non sono un integralista che usa solo un modulo, mi piace anche cambiare. In questi due anni trascorsi in Serie A ho fatto tanti esperimenti: non credo in un solo sistema di gioco ma credo in dei principi di gioco. I calciatori devono essere intelligenti e saper giocare in tante posizioni. La Fiorentina ha grandi giocatori che possono farlo. L’idea mia è partire con una difesa a tre, quindi cambiare sistema di gioco e passare a un 3-4-3 o 3-4-2-1, come lo volete chiamare. Però viene da un percorso di 4-3-3 e 4-2-3-1, quindi anche questi sistemi durante l’anno si potranno adattare. In base alle caratteristiche della squadra avversaria e a quello che vogliamo proporre andremo a studiare un sistema di gioco”.

CENTRAVANTI. “Stiamo ragionando su tutto quello che c’è da fare, sappiamo dove dobbiamo agire per mettere qualcosa. L’attaccante è un ruolo che determina, so bene che a Firenze sono passati attaccanti di un certo valore quindi i tifosi si aspettano un attaccante importante. Cercheremo di fare del nostro meglio sul mercato, spero che qualcosa possa arrivare”.

COMMISSO. “Il presidente l’ho sentito telefonicamente, sicuramente oggi lo sentirò perché è sempre presente. La cosa che mi ha sorpreso è la sua grande passione e ambizione verso la Fiorentina. Questo centro sportivo ne è la prova. Non vedo l’ora di conoscerlo, perché me ne parlano benissimo, di una persona generosa con grandi valori umani, cose a cui io tengo molto”.

RUOLO DI BELTRAN. “Ho parlato con tutti i calciatori, anche dell’aspetto tecnico-tattico, ho parlato anche con Beltran. Per me lui ha caratteristiche importanti: può giocare sotto punta nel 4-2-3-1 e secondo me può fare anche la punta, ne abbiamo parlato. È un ragazzo molto disponibile, mi è piaciuto molto il confronto che abbiamo avuto. Non è tanto il sistema di gioco ma sono le caratteristiche dei giocatori che sono importanti”.

CARATTERISTICHE CHE DEVE AVERE IL CENTRAVANTI DELLA FIORENTINA. “La bravura di ogni allenatore non è avere un’idea su un calciatore ma essere bravi a capire che tipo di calciatori si ha a disposizione e metterli nelle migliori condizioni possibili per fare bene. Io non dico alla società: ‘Mi serve quel calciatore’. Parliamo di caratteristiche, ne abbiamo discusso, in base a quello che farà la società io cercherò di allenare i giocatori cercando di metterli nelle migliori condizioni per far bene. Cercando anche di adattarsi alle loro caratteristiche: a Monza avevo Djuric e quindi so che devo fare un certo tipo di gioco, se ho un giocatore più abile ad attaccare la profondità devo fare un altro tipo di gioco. Non c’è problema, ci adattiamo a tutto, la squadra deve sapere come giocare in base alle caratteristiche”.

PORTIERE. “Ho parlato anche con Terracciano e gli altri portieri. Abbiamo dei grandi portieri, siamo contenti. Credo che Terracciano l’anno scorso abbia fatto la miglior stagione della sua carriera, quindi puntiamo su di lui fortemente. Poi con la società c’è grande confronto anche sulle situazioni che possono avvenire nel mercato”.

FIRENZE TAPPA DI ARRIVO O TAPPA DI PASSAGGIO. “Per me è una tappa meravigliosa. Fino a due anni fa allenavo al Primavera, ora mi ritrovo a Firenze a giocarmi l’Europa, con un pubblico fantastico e calciatori così importanti. Darò tutto me stesso per questa società, non lo dico come frase fatta ma perché lo penso davvero. Questo lo posso promettere”.

SCOMMESSA. “Magari ne faremo qualcuna col direttore e soprattutto con la squadra, mi piace mettere questi piccoli obiettivi”.

SOGNO DI VINCERE QUALCOSA. “In Europa è stato fatto un grande percorso a Firenze, col raggiungimento di finali. Questa voglia di vincere dell’ambiente mi dà ulteriori responsabilità, il che permette di dare qualcosa in più. Cercheremo di fare il nostro meglio. Non mi piace fare promesse, posso solo dire che daremo tutto, qui c’è tutto per poter costruire qualcosa di importante”.

DUNCAN, BONAVENTURA E CASTROVILLI IN SCADENZA. “Da qui al 30 giugno i tre calciatori sono ancora sotto contratto con la Fiorentina, ci sono ancora valutazioni che stiamo facendo. Poi saprete le decisioni che insieme alla società abbiamo preso, sempre per il bene della Fiorentina. Ho avuto confronto anche coi giocatori, nei prossimi giorni saprete tutto”.

GONZALEZ. “Nico lo conosco bene, perché quando ci giocavo contro era davvero difficile fermarlo. Per me è un top player, è un giocatore che determina. Il ragazzo è motivato, mi piace, è un ragazzo vero. Non vedo l’ora di allenarlo. Devo metterlo nelle condizioni di fare il meglio possibile. La sua posizione è quella di trequartista di destra, a piede invertito. Può giocare anche sottopunta, perché è un calciatore intelligente”.

SU FIRENZE. “Quando sono arrivato alla stazione, nessuno sapeva nulla e c’erano già tanti tifosi e giornalisti ad aspettarmi. Entro in taxi e il tassista tifava Fiorentina, mi ha chiesto una foto, esco dal taxi e c’era un altro tifoso. Ti fa capire quanta passione e quanto amore c’è per questa maglia. E’ stimolante, ti dà responsabilità ed è bello averle”. 

SUI GIOVANI. “Fanno parte del mio percorso. Credo tanto nei giovani, ho chiamato anche loro. I giovani sono fondamentali per il calcio italiano, mi piace lavorarci. Nei due anni a Monza ho avuto tanti calciatori forti giovani, ho parlato anche con Galloppa e mi sono fatto raccontare tutto, sia l’aspetto umano che tecnico. Li coinvolgeremo in ritiro, poi ovviamente starà a loro”.

PRETENDERE GIOCATORI PER FARE IL SALTO DI QUALITÀ. “Ovvio che chiedo giocatori di qualità: se vogliamo alzare il livello c’è bisogno di giocatori del genere. Ma la società lo sa bene e lavora alla grande. Stiamo seguendo dei profili, sappiamo dove andare a mettere mano. La qualità fa sempre la differenza. Non è semplice, perché il mercato ha mille varianti, però stiamo lavorando bene. Per quanto riguarda le uscite, stiamo lavorando con la massima condivisione”.

DOPPIO IMPEGNO SETTIMANALE. “Abbiamo già programmato tutto il ritiro e ovviamente quello che va fatto durante l’anno. Giocare ogni 3 giorni è un bene, perché più si gioca meglio è. Anche la gestione del gruppo diventa più semplice, perché giocano più giocatori. Non ci sarà quasi mai la settimana tipo, ma non c’è problema, la società ha tanta esperienza in questo”.

STAFF. “Sono arrivati in tanti, ringrazio la società perché mi ha messo in condizioni di poter lavorare bene. Sono bravi ragazzi, grandi professionisti che faranno il meglio per questa società. Non sto qui a dire tutti i nomi, però c’è un grande staff. Il mio secondo è Stefano Citterio, Federico Peluso è il collaboratore. Poi ci sono analisti, preparatori atletici, il preparatore dei portieri. Uno staff di primo livello”.

IKONÉ. Non sono riuscito a mettermi in contatto con lui, però so di questa situazione che è aperta. Vediamo nei prossimi giorni”.

SE HO MESSO DEI PALETTI SU GIOCATORI INCEDIBILI. “Non metto paletti. La società sa cosa serve a questa squadra, che ha già una rosa molto forte e solida, ha un grande gruppo che è molto coeso. Abbiamo una grande ossatura da mantenere. Poi il mercato è imprevedibile e può succedere qualcosa”

SE HO CHIESTO GIOCATORI DAL MONZA. “Non ho fatto richiesta specifica, parlo con la società, vediamo nei prossimi giorni”.

SOTTIL. “Per me è un giocatore molto forte. Sono quei calciatori che quando li affronti hai sempre paura che ti possa far male. Sono i giocatori che mi piacciono, quelli con qualità, estro, gamba. Ha tutte le qualità per performare ad alti livelli, devo essere bravo io a trovare la chiave giusta e metterlo in condizione di far bene. Mi prendo io la responsabilità, sono sicuro che il ragazzo sia a disposizione. È un ragazzo maturo e motivato”.

SE MI HA COLPITO QUALCHE GIOCATORE IN PARTICOLARE. “Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Mi sono messo a telefonare, con foglio e penna, mi sono scritto tutto. Mi hanno dato grandi input, ho preso tanti spunti. Leader? Deve essere il gruppo. All’interno di ogni gruppo c’è un leader, che può essere il capitano, il leader calcistico, il leader simpatico nello spogliatoio. In ogni gruppo ci sono tante teste diverse, ma il leader dev’essere il gruppo”.

PARISI. Se giochiamo 3-4-3, Parisi è perfetto per fare il quinto. Ha gamba, qualità tecniche e fisiche. Nel 4-2-3-1, se parte da terzino, può partire da dietro e fare bene lo stesso. Coesistere insieme a Biraghi diventa un po’ più difficile, sono due giocatori anche simili. Sono soluzioni che troveremo in corso d’opera, ad oggi è difficile ma vedremo”.

CHI MI VIENE IN MENTE SE PENSO AL PASSATO DELLA FIORENTINA. “È un passato storico, di grandi successi. Quand’ero piccolo simpatizzavo la Fiorentina perché seguivo i vari Batistuta, Edmundo, Rui Costa. Per età sono legato a quella Fiorentina lì. Facevo il fantacalcio e li prendevo. Calciatori di un’importanza unica, che hanno fatto la storia di questo club. Siamo qui per portare la Fiorentina il più in alto possibile e fare qualcosa di storico”.

81 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

81 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Notizie

81
0
Lascia un commento!x