La Fiorentina affonda a Venezia e dice probabilmente addio all’Europa. Dodo e Ranieri ci provano, poco Beltran
De Gea: 5,5. Un paio di interventi di routine, non esce sul gol di Oristanio.
Pongracic: 5. In avvio non tiene Busio e poi chiude in recupero, non sempre facile con la velocità degli attaccanti locali. Sorpreso dalla parabola morbida sul 2-0.
(dal 78′ Colpani: sv)
Pablo Marì: 4,5. Gioca di fisico e di posizione, cerca di contrastare la rapidità di Yeboah e gli altri riuscendoci poche volte. Male sul primo gol del Venezia.
Ranieri: 6. Il migliore dietro, per tempismo negli interventi e per le proiezioni offensive che danno una mano alla squadra. Clamoroso il palo del possibile pari prima del raddoppio neroverde.
Dodo: 6. Ci prova e ci riprova, dall’inizio alla fine. Con meno qualità di altre volte, ma non molla.
Richardson: 5. Riproposto dall’inizio, parte discretamente poi si vede troppo poco.
(dal 63′ Folorunsho: 6. Inizia così e così, poi aiuta la squadra con la sua fisicità: si butta in inserimento ma non trova la porta, poi reclama un rigore che visto il metro di giudizio ci poteva anche stare)
Mandragora: 7. Nono gol, più sei assist, in stagione. La Fiorentina si aggrappa ancora a lui per provare a raddrizzare la partita, un gran gol, dal nulla, con coordinazione in caduta. Ci prova in un altro paio di occasioni e come al solito fa bene entrambe le fasi.
Fagioli: 4,5. Lontani i tempi, i primi, in cui riusciva a illuminare con le sue giocate. Si fa vedere con un tiro a giro in cui poteva far meglio per indirizzare la partita, ‘buca’ di testa sul vantaggio del Venezia e si perde Oristanio sul raddoppio.
Gosens: 6. A sinistra spinge tanto, soprattutto per provare a raccogliere palloni in area di rigore. Trova Ranieri in inserimento per il palo del capitano.
(dall’84’ Parisi: sv)
Ndour: 5,5. Parte dietro a Beltran, fa un paio di cose discrete e non trova la porta con quel tiro secco da fuori.
(dal 63′ Adli: 6. Entra e cerca di far girare il pallone più in verticale e più rapidamente. È lui che trova Mandragora in area per il gol viola)
Beltran: 5. Riproposto centravanti, stavolta senza sostegno di una seconda punta vera (o presunta). Lotta sempre, come dimostra la palla recuperata per l’occasione di Fagioli. Un tiro fuori misura, altri palloni ripuliti ma un po’ poco in zona decisiva.
All. Palladino: 4,5. Assenze pesanti e una formazione iniziale (anche per necessità) rivedibile, ma se davvero questa era la prima delle ultime tre finali la Fiorentina l’ha strapersa salutando forse irrimediabilmente la zona Europa. Lenti, prevedibili, nervosi, i viola non hanno retto alla determinazione di un Venezia che si giocava la salvezza. Poi la reazione, più di foga, senza però chiamare mai agli straordinari Radu. Vero, episodi (vedi palo prima del 2-0) e arbitraggio sono girati a sfavore, ma questa era una partita da vincere senza se e senza ma.
Di
Marco Pecorini