Bene anche Ikonè, decisivi i cambi dalla panchina. Per Luka quinto gol di fila al Franchi, Ricky torna “The Magic”. Male Cabral, sottotono Kouame
Terracciano: 6. Poco impegnato, non riesce ad opporsi al tiro di Dia.
Dodo: 6,5. Accelera spesso sulla destra, tanti cross interessanti ma i compagni non finalizzano. Anche se in un’occasione a metà ripresa forse perde un tempo di gioco nel traversone, favorendo il piazzamento degli avversari.
Milenkovic: 5,5. Tante ottime chiusure, si fa vedere anche alla mezz’ora in proiezione offensiva. Ma perde malamente Dia in occasione dell’1-1. Resta comunque l’unico errore, forse, della sua prova.
Igor: 6. Gara discreta, rischia poco.
Biraghi: 5,5. Un tiro da fuori a lato di poco sul finire di primo tempo, ma anche tante imprecisioni nella sua partita.
(dal 76′ Terzic: 6,5. Mette gamba e fiato sulla fascia, bella la sgroppata nel finale. Contribuisce al finale in crescendo della Fiorentina).
Amrabat: 7. Intensità e aggressività, chiude tanti spazi e gioca tanti palloni. Va anche vicino al gol con un tiro ad inizio ripresa. Sale ulteriormente di ritmo nell’ultimo quarto di gara.
Mandragora: 5,5. Nella cerniera a due con Amrabat è quello che ha licenza di sganciarsi di più, ma non eccelle particolarmente. Un tiro centrale a metà primo tempo, poi più sostanza che qualità.
(dal 76′ Barak: 6. Si vede il giusto, ma dà il suo contributo nel finale).
Bonaventura: 7,5. E’ in grandissima condizione, si vede ovunque. Sblocca il match con il secondo gol di fila: è lui a riconquistare palla e ad aprire il triangolo con Ikonè, per poi chiudere l’azione con l’1-0. Ci prova anche in altre occasioni, oltre a servire palle importanti per i compagni. Esce dopo un duro colpo ricevuto.
(dall’83’ Duncan: 6. Utile nella gestione del finale, gioca poco ma si vede tanto).
Ikonè: 6,5. Tra i migliori nella prima parte di partita, imprendibile per i difensori della Salernitana. È lui a servire l’assist preciso per il gol di Bonaventura. Poi manda in porta Kouame ed è prezioso nella gestione, anche se come sempre poco concreto. Cala parecchio alla distanza, anche se è prezioso in quello strappo nel recupero che fa rifiatare i viola.
Cabral: 5. Combina poco, forse pochissimo. Di punta non impensierisce Sepe nel primo tempo, poi tanta buona volontà ma poca resa.
(dal 76′ Jovic: 7. Quinto gol di fila al Franchi nelle ultime 4 gare, freddissimo davanti al portiere per il gol vittoria)
Kouame: 5,5. Più impreciso rispetto ad altre uscite, soprattutto in quell’occasione alla mezz’ora in cui si fa respingere il tiro da Sepe. Il portiere ospite gli dice di no anche in avvio, allungandosi sul suo tiro da fuori, mentre alta finisce la sua ultima conclusione poco prima del cambio. Non in una gran serata, infatti esce dopo un’ora.
(dal 62′ Saponara: 7,5. Entra e offre subito un paio di spunti di qualità, compreso un tunnel sull’avversario. Mai banale, dà fantasia e imprevedibilità in una fase del match in cui la Fiorentina si stava ‘appiattendo’. Svoltando, di fatto, la partita. Un bel cross per Ikonè, un tiro a giro fuori di poco e poi l’imbucata, perfetta, per il gol partita di Jovic. “Ricky the Magic” è tornato).
All. Italiano: 7. Vittoria importante, anzi importantissima. Quinta di fila, terza consecutiva in campionato. La risalita è ancora lunga, ma la strada è quella giusta. Per tanti segnali, per l’atteggiamento della squadra anche dopo il gol subito. Senza pedine importanti (in tribuna più volte inquadrati Gonzalez, Castrovilli e Sottil), i cambi, da Saponara a Jovic, fino a Terzic e Duncan) fanno ancora la differenza. Ed è una risorsa che diventa decisiva. In una partita nel complesso dominata per la Fiorentina. Ma è una vittoria per niente banale.

Di
Marco Pecorini