In giornata il Sindaco di Firenze Dario Nardella aveva lanciato l’allarme sui rincari delle materie prime e le ripercussioni sui cantieri anche del Pnrr (e quindi del Franchi)
Il governo interviene anche per far fronte alle difficoltà delle imprese che hanno preso appalti pubblici. E che si trovano ad affrontare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Le Regioni entro il 31 luglio devono procedere ad un aggiornamento durante l’anno dei prezzari. E i maggiori importi che derivano dall’applicazione dei nuovi prezzari sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90%. Scrive Sky.
Inoltre la Repubblica riporta: sul fronte dell’edilizia arrivano tre miliardi nel 2022, 2,5 nel 2023 e 1,5 per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. Risorse per “fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione. Nonché dei carburanti e dei prodotti energetici. In relazione agli appalti pubblici di lavori“.
Tutto questo anche in risposta all’allarme lanciato dal Sindaco di Firenze Dario Nardella che proprio oggi aveva detto: “Se lo stato non ci consente di fare un adeguamento dei prezzi delle materie prime, con l’inflazione galoppante, il PNRR non si realizzerà”.
Di
Redazione LaViola.it