La Fiorentina passa col Braga, ma l’avvio di gara coi portoghesi è stato scioccante. Se la palla scotta con 4 gol di vantaggio c’è un problema personalità
Se non soffre non è Fiorentina. I viola riescono nel difficile tentativo di complicarsi la vita contro il Braga dopo aver vinto 4-0 all’andata. Trentacinque minuti di incomprensibile terrore, due gol di svantaggio e poi la reazione, confusa ma generosa, che ha generato la rimonta e la sesta vittoria consecutiva in Europa, scrive la Gazzetta Dello Sport
PERSONALITA’. Ha sorpreso negativamente l’approccio della Fiorentina, ma ancora di più la scarsa personalità mostrata in una gara apparentemente semplice perché indirizzata dal risultato dell’andata. Se nonostante quattro gol di vantaggio la palla scotta e la mente è annebbiata, cosa può succedere quando il punteggio è in bilico? Un altro aspetto negativo è l’assenza di quegli automatismi preziosi quando le cose vanno male. Il gioco può essere il salvagente a cui aggrapparsi quando il mare è grosso. Ma la Fiorentina a volte perde la sua identità e non riesce ad effettuare tre passaggi di fila che non siano banali.
SVOLTA. Il gol di Mandragora è stata la svolta della partita. E la costruzione del gol deve far riflettere perché il tocco ravvicinato di Mandragora è nato da una delle pochissime combinazioni sulla fascia (in questo caso effettuata tra Dodo e Bonaventura) a cui la Fiorentina di Italiano ci aveva invece abituato nella scorsa stagione. Dopo l’1-2 la Fiorentina ha cambiato volto.
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Redazione LaViola.it