Dal debutto con la Juventus alla regia del Venezia: la Fiorentina valuta il colpo per dare qualità e personalità alla mediana
Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista classe 2000 del Venezia, è finito nei radar della Fiorentina per rinforzare la mediana. Cresciuto con la maglia della Juventus cucita addosso fin da bambino, l’aostano ha fatto il suo esordio in Serie A l’8 marzo 2019, nella vittoria per 4-1 dei bianconeri contro l’Udinese: in quell’occasione non tremò davanti ai big, dimostrando subito personalità e pulizia tecnica.
LE TAPPE DEL PERCORSO DI CRESCITA. Dopo l’esperienza con l’Under 23 bianconera, ha intrapreso un percorso fatto di tappe diverse: Perugia, Parma (dove patì un grave infortunio al crociato che ha rallentato la sua ascesa), Südtirol e Salernitana. L’estate scorsa è infine arrivata la chiamata del Venezia, che lo ha portato in laguna con la formula del prestito con obbligo di riscatto, scattato al primo punto del girone di ritorno, per circa 4,5 milioni di euro, più un 10% sulla futura rivendita a favore della Juventus.
LA SVOLTA A VENEZIA. Alla corte di Eusebio Di Francesco, Nicolussi Caviglia ha preso in mano le chiavi del centrocampo lagunare. Con i suoi 35 gettoni stagionali (2.870 minuti giocati), impreziositi da 4 gol e 3 assist, è stato il metronomo della squadra, capace di dettare i tempi e di mettere ordine anche nelle fasi più concitate. Ricordiamo in particolare anche il match giocato contro la Fiorentina, partita in cui risultò essere uno dei migliori nella vittoria dei lagunari. Inoltre, in alcune partite ha anche indossato la fascia di capitano, segno di una leadership silenziosa ma riconosciuta da compagni e staff.
IL RUOLO E LE CARATTERISTICHE. Dotato di un’eccellente visione di gioco e di una pulizia tecnica, Nicolussi Caviglia predilige il ruolo di regista basso, dettando i tempi con passaggi precisi e verticalizzazioni mirate, ma sa adattarsi anche da mezzala o trequartista grazie alla sua capacità di inserimento. La sensibilità del piede destro gli permette di cambiare fronte con naturalezza, mentre il primo controllo orientato lo aiuta a eludere la pressione avversaria. In fase difensiva si affida più alle letture e al posizionamento che alla fisicità, compensando con anticipo e lucidità. Un giocatore che unisce qualità e affidabilità, perfetto per squadre che puntano su un possesso ragionato e su una costruzione dal basso ordinata.
La Fiorentina lo osserva con interesse: un profilo giovane ma già esperto, italiano, con la maturità giusta per alzare il tasso tecnico e tattico della rosa di Stefano Pioli. Per lui, Firenze potrebbe essere il palcoscenico giusto per il definitivo salto di qualità, questa volta con la possibilità di respirare aria d’Europa.
Di
Francesco Massimo Ascione