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Nico Gonzalez voglia di vacanze e Argentina: nessun faccia a faccia con Italiano

Nico Gonzalez

L’argentino se ne torna in patria per qualche giorno di vacanza e per prepararsi per l’ultima fase di riabilitazione per l’infortunio muscolare subito in Nazionale

Nico Gonzalez, a sorpresa, se ne torna in Argentina. Già oggi. Chi si aspettava un nuovo confronto chiarificatore tra l’esterno e la Fiorentina (stavolta nella figura di Vincenzo Italiano) nel giorno della ripresa dei lavori al centro sportivo dopo due settimane di stop è destinato a rimanere deluso. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Almeno per circa dieci giorni. Tempo nel corso del quale il giocatore – su concessione del club, dopo la valutazione del suo quadro clinico – avrà l’opportunità di effettuare un blitz a casa per smaltire alcuni giorni di vacanza rimasti in arretrato. E di osservare «un periodo di riposo attivo» (così lo ha chiamato la società in una nota). Che farà da anticamera all’ultima fase di riabilitazione e riatletizzazione dell’esterno.

Una scelta insolita quella per la quale ha optato l’ex Stoccarda (non era forse meglio restare a curarsi a Firenze?). Ma che è stata a lungo oggetto di discussioni prima di arrivare a un epilogo che, fino a poco tempo fa, non sembrava così scontato. Non è un caso che proprio di questo si sia parlato nella cena che è andata in scena pochi giorni fa tra il giocatore e il direttore generale Joe Barone. Dove il delicato argomento “vacanze” è stato a lungo oggetto di dibattito.

IN CONCESSIONE.

L’antefatto è ormai noto. Attorno a Gonzalez, almeno fino a metà novembre, il clima non è stato particolarmente buono in casa viola. Colpa di atteggiamenti extra campo che non sono piaciuti. Ma anche di uno scarso impegno durante gli allenamenti sottolineato da qualche dirigente. Ecco perché, dopo l’infortunio occorso al giocatore con la maglia della Nazionale, era ben poco probabile ipotizzare che la Fiorentina avrebbe concesso a Nico quei giorni che (in parte) da contratto gli spettavano prima della ripresa della preparazione.

È servito, dunque, il “patto” stipulato a cena con il dg davanti a un buon piatto di pesce per trovare un accordo risolutore. Il club ha apprezzato il gesto dell’esterno di tornare subito a Firenze dopo sole 48 ore dall’infortunio avuto con la Seleccion per iniziare a curarsi. E, sepolta l’ascia di guerra, ha permesso al suo numero 22 di tornare per una decina di giorni in patria. Dove l’argentino ritroverà la famiglia e i vecchi amici che non vede da mesi. E proverà a mettersi definitivamente alle spalle lo scotto di aver dovuto saltare il suo primo Mondiale a pochi centimetri dal traguardo.

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