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Nico Gonzalez ora deve dare di più: Italiano lo rivuole decisivo

L'argentino è reduce da un gol mangiato con la nazionale. Non ha la condizione migliore ma Italiano ha bisogno di lui

Quando gli hanno fatto vedere quel video Italiano si è fatto un sorriso e, magari, si è augurato che quel gol più facile da fare che da sbagliare sia stato una specie di bonus. Scrive il Corriere Fiorentino. Meglio se lo sia giocato in Nazionale insomma, sperando che già da sabato ritrovi quell’istinto da killer che a inizio stagione lo aveva trasformato in una specie di cecchino e che invece, da un bel po’, sembra averlo abbandonato.

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Il riferimento è a Nico Gonzalez, e a quelle immagini rilanciate sui social da diversi media argentini che nella mattinata di ieri son rimbalzate sugli schermi di tanti tifosi della Fiorentina. Lanciato a rete, l’attaccante viola ha scavalcato il portiere del Costarica ma invece che appoggiare il pallone in porta ha iniziato a esultare, non rendendosi conto che alle sue spalle stava arrivando un difensore.

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Risultato: palla spazzata lontana, con Nico sorpreso dalle telecamere in uno sguardo a dir poco attonito. Niente di drammatico, sia chiaro, ma quell’incredibile occasione mancata vale come manifesto di un inizio di 2024 a dir poco complicato per la stella della Fiorentina.

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Nel nuovo anno infatti, l’ex Stoccarda tra campionato e Conference ha segnato un solo gol (al Frosinone) in 10 presenze. Nel mezzo due rigori sbagliati, contro Inter e Lazio, e tante prestazioni non certo esaltanti. E se da un lato è giusto considerare il lungo stop che si porta dietro e le relative difficoltà nel ritrovare la miglior condizione, è altrettanto innegabile che tutti, a partire da Italiano, da lui si aspettino molto, ma molto di più.

Anche perché le difficoltà, almeno dal punto di vista realizzativo, son cominciate ben prima dell’infortunio

Dopo l’avvio super, con 5 reti nelle prime 7 presenze in serie A e la doppietta decisiva nel playoff di agosto in Conference, Nico si è a dir poco impantanato. Basta pensare che nelle successive sei gare di campionato ha segnato soltanto un gol (al Bologna) più un altro al Genk, nel girone europeo.

Poi, appunto, lo stop e questo inizio di 2024 pieno di problemi. Se la Fiorentina vuol davvero ripetere quanto fatto lo scorso anno però non può che aggrapparsi al suo numero 10 che oggi, dopo le due amichevoli giocate con l’Argentina (45’ da terzino sinistro e, l’altra sera, appena 8’) tornerà a disposizione del mister per proiettarsi sulla sfida di sabato col Milan.

Le tappe, saranno le stesse già viste tante volte in occasioni simili

Tanto confronto con Italiano, un’analisi attenta sulle sue condizioni e soltanto sabato mattina la decisione sulla sua presenza o meno dal primo minuto tenendo presente che quattro giorni più tardi, al Franchi, arriverà l’Atalanta per la semifinale d’andata di Coppa Italia.

Di certo Nico ha una gran voglia di «tornare quello che faceva la differenza», come disse un anno fa alla vigilia del quarto di finale di Conference con il Lech Poznan. Segnò, il giorno dopo, e poi trascinò i viola fino alla finale.

L’obiettivo adesso è ripetersi, magari chiudere con un trofeo e, soltanto dopo, pensare al futuro.


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