Per la quarta volta consecutiva, il miglior calciatore nella rosa della Fiorentina passa ai rivali bianconeri
Nico Gonzalez andrà alla Juventus. Il miglior giocatore della Fiorentina passa alla più acerrima rivale, in un’operazione che fa felici tutte le parti, tranne i tifosi viola. Forse.
Già, perché il tifo viola ci è ormai abituato. È diventata una tradizione. Per la quarta volta consecutiva, il miglior calciatore in rosa passa dal viola al bianconero. Un trend che si è aperto con Bernardeschi (c’era ancora la proprietà Della Valle), è proseguito con Chiesa, si è confermato con Vlahovic e verrà suggellato con la cessione Nico, che sta andando perfezionandosi in queste ore. In direzione opposta sono arrivati diversi esuberi del club bianconero, ultimo dei quali Kean, ma anche questo ritorno di favori potrebbe condirsi di un nuovo capitolo, con l’arrivo di Kostic a certificare gli ottimi rapporti sull’asse Firenze-Torino.
Certo, non tutti i passaggi dalla Fiorentina alla Juventus sono ugualmente dolorosi. Nei primi due episodi, Chiesa e Bernardeschi, furono i calciatori stessi a spingere forte per approdare in bianconero, chiudendo a qualsiasi altra destinazione. Due cessioni che fecero male perché entrambi i calciatori erano cresciuti nel vivaio della Fiorentina e, nonostante ciò, avevamo manifestato la palese intenzione di vestire la maglia della Juve. Nel caso di Vlahovic, invece, fu la Fiorentina stessa a spingere la Juve ad acquistare il serbo nel mercato di gennaio 2022, dato che a giugno gli sarebbe rimasto un solo anno di contratto e la società gigliata aveva paura di non monetizzare a sufficienza, o peggio perderlo a zero l’anno successivo. Un addio particolarmente doloroso per le tempistiche, maturato a metà stagione, con la Fiorentina in piena lotta per l’Europa, e perché la Juve in quel momento era relativamente vicina in classifica (6 punti di distanza), dando così la beffarda impressione di stare rinforzando una diretta concorrente per le posizioni europee.
Tornando all’attualità e quindi a Nico Gonzalez, stavolta sembra invece che tutte le parti siano soddisfatte. Alla Juventus serviva un esterno con le caratteristiche di Gonzalez, la Fiorentina doveva rientrare degli investimenti estivi – e deve completare la rosa –; inoltre, aveva già ‘coperto’ in campo il ruolo di Nico nel 3-4-2-1 di Palladino con gli acquisti di Colpani e Gudmundsson. Il giocatore, infine, voleva giocare la Champions League e alla Juventus quest’anno avrà l’occasione di lottare per lo Scudetto.
E i tifosi? Rispetto alle altre sanguinose cessioni sopra elencate, stavolta si percepisce una certa rassegnazione. Alla quarta di fila, forse, ci s’è fatta l’abitudine. È ineluttabile: Gonzalez è diventato abbastanza forte da essere ceduto alla Juve. Lo sanno tutti. Ormai fanno arrabbiare sempre meno anche quegli articoli, o quei video, in cui si vanno a ripescare dichiarazioni del calciatore in questione che giura amore eterno per la maglia viola (e Nico non fa eccezione). La domanda beffarda che ci si pone adesso è: chissà chi sarà il prossimo?
D’altra parte, va ribadito che questa cessione conviene a tutti, lo si è già spiegato. Rifiutare i soldi della Juventus sarebbe stata una decisione esclusivamente politica, ma totalmente antieconomica e forse anche discutibile dal punto di vista sportivo, visto che i sostituti sono arrivati e che parte di quei soldi, almeno sulla carta, dovrebbero servire per completare una rosa piena zeppa di lacune a una settimana dalla chiusura del calciomercato.
Insomma, Commisso avrebbe dovuto dire ‘no alla Juve’ solo per il gusto di rompere la tradizione, per fermare questo brutto trend che vede la Fiorentina crescere ottimi giocatori per poi cederli all’acerrima rivale. Opponendosi alla più forte, alla più ricca, per pure ragioni ideologiche.
Ma questo è un calcio che non esiste più. Bisogna farsene una ragione. Se la Juve è l’unico club che porta certe cifre e il calciatore spinge per questa soluzione perché gradisce molto la destinazione, allora Gonzalez andrà ceduto alla Juve. Questo dicono i dogmi del calcio del terzo millennio. Non si guarda più in faccia a nessuno. E non è una questione che riguarda solo la Fiorentina, ma tutto il calcio mondiale. Certo, poi magari salta fuori qualche eccezione come quella di Dybala e subito fa una gran notizia. Ma è una goccia nell’oceano. E allora anche i tifosi viola, nichilisti, non possono che rassegnarsi a veder partire l’ennesimo proprio beniamino in direzione Torino. E fischiarlo allo stadio Franchi la prossima volta che toccherà palla. Anche questo, ormai, fa parte della consuetudine.
C’è un’unica speranza a cui il tifoso della Fiorentina può aggrapparsi per rompere la tradizione: che la prossima volta, ad offrire più soldi per il calciatore più forte in rosa non sia la squadra con le maglie bianconere. E non è detto che basti.

Di
Marco Zanini