I dati a confronto di Gonzalez e Gudmundsson, con l’islandese che sarà viola e l’argentino che lascerà la Fiorentina
Si cambia. Dentro Gudmundsson, fuori Nico. Ormai tutto sembra apparecchiato in casa Fiorentina. Al netto di stravolgimenti (possibili, ma complicati da immaginarsi), il nuovo tridente offensivo titolare dei viola sarà composto da Kean con a supporto Gudmundsson e Colpani. Un trittico decisamente interessante.
Al netto di come la si pensi sull’argentino, val bene ricordare una serie di aspetti: per quanto sia vero che nelle gare che contavano di più per la Fiorentina, ovvero le due finali di Conference, Gonzalez non sia stato affatto determinante, è anche vero che se la squadra di Italiano è arrivata a giocarsi due finali europee molto lo deve proprio a lui, tra i più decisivi nelle due edizioni della competizione. Al tempo stesso, Gudmundsson non ha mai giocato delle finali europee fin qui. Uno gioca con l’Argentina Campione del Mondo e in Coppa America, l’altro nell’Islanda. Piano, insomma, a definire Nico un pacco e Albert un fenomeno. Che Gudmundsson possa risultare più funzionale di Gonzalez nella nuova Fiorentina di Palladino questo lo si potrà scoprire a breve (anche se non ci sarà la vera riprova, visto che Palladino non ha avuto Nico).
CONFRONTO. L’anno scorso i due hanno messo a referto esattamente lo stesso numero di gol e assist, 16 per entrambi e 5 assist.
In Serie A Gudmundsson ha messo a referto 66 tiri su 47 presenze totali, segnando 15 reti. L’islandese, dunque, ha un rapporto tiri/gol del 22,7%. In tre campionati, invece, Gonzalez ha segnato 25 reti su 219 conclusioni e 86 presenze, con un rapporto tiri/gol del 11,4%.
Per caratteristiche Nico è più esterno offensivo, Gudmundsson più seconda punta. Logico, dunque, immaginarsi un argentino più in grado di saltare l’uomo rispetto all’islandese:
Tuttavia, a vedere i dati della scorsa Serie A, Gudmundsson ha avuto una media di dribbling riusciti migliore rispetto a quella di Gonzalez (considerando i dati totali in Serie A, l’islandese ha una media del 45% di dribbling riusciti contro quella del 42% dell’argentino).
Se Nico ha segnato quasi sempre solamente di sinistro e di testa, Gudmundsson l’ha messa dentro usando più spesso entrambi i piedi, ma meno il colpo di testa, cosa che non ha quasi mai avuto tra le proprie ‘skills’.
Sui duelli aerei, Nico ha numeri spaventosi, ma questo era visibile anche ad occhio nudo.
Entrambi sono sempre stati molto freddi dal dischetto. Nico, tuttavia, coi due rigori sbagliati di fila nel 2024 ha perso quel credito di ‘infallibile’ che si era guadagnato da quando era arrivato a Firenze, dove non ne aveva fallito neppure uno. In tutto, Gudmundsson ne ha trasformati 17 su 20, Gonzalez 18 su 21. Insomma, caratteristiche differenti, ma dati più o meno simili.
Con Gudmundsson e Colpani alle spalle di Kean, più Beltran, Sottil, Koaume e Ikoné (se quest’ultimi due restano, o almeno uno dei due; Brekalo, invece, è più facile che parta), la fase offensiva della Fiorentina potrebbe regalare delle soddisfazioni.
Di
Gianluca Bigiotti