Il vice allenatore della Fiorentina è intervenuto in sala stampa al posto di Vincenzo Italiano
Queste le parole di Daniel Niccolini, partendo dalla scelta di Kouame come prima punta: “Il Verona gioca uomo contro uomo, avevamo bisogno delle caratteristiche di Christian al centro dell’attacco. Luka ha preso una botta a Istanbul, ha provato ma non era al 100%. Gli abbiamo chiesto come stava, non stava benissimo e abbiamo preferito mettere Cabral“.
SUL CAMBIO DI MODULO. “In realtà non c’è stato, abbiamo chiesto a Barak di alzarsi vicino alla punta. Sulla carta non abbiamo cambiato modulo, era solo una strategia per affrontare il Verona“.
SULL’IMPORTANZA DELLA VITTORIA. “Bisogna ringraziare questi ragazzi, che hanno sempre dato una grandissima disponibilità in mezzo a tanti infortuni. Ha giocato Ranieri, Quarta non si sapeva se poteva giocare… Tutti hanno fatto una grande prestazione”.
SULL’ASSENZA DI ITALIANO IN SALA STAMPA. “Lo vedete lui come vive la settimana e le partite, quanto ci tiene alla squadra ed allo staff. Ci sta che dopo un periodo così si sia preso un attimo per sé a fine partita. Questa vittoria è importante, ci dà morale. Abbiamo due settimane dove possiamo lavorare a regime completo, sperando di recuperare qualche infortunato”.
SU IKONÉ. “E’ un ragazzo sensibile, riservato. L’essere fischiato lo avrà toccato dentro. E’ un buonissimo giocatore e oggi lo ha fatto vedere. Siamo contenti anche di lui, sennò non lo avremo messo dentro”.
SU AMRABAT. “Penso sia solo un affaticamento, le ha giocate quasi tutte e non volevamo rischiare qualcosa di più grave“.
SUI RIGORISTI. “I rigori li tira chi se la sente. Quest’anno abbiamo detto che se gioca Gonzalez, li tira lui. Biraghi è un rigorista, se la sentiva ed ha tirato. Se non lo tiri non lo sbagli”.
Di
Alessandro Latini