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Nazione – La Fiorentina è già al primo bivio. Gioco, punti, futuro: serve una notte da campioni

La squadra di Pioli è chiamata a un esame importante già stasera a San Siro. Necessario mettere in mostra quel gioco che per ora non si è visto

Fiorentina, si riparte. E, tanto per andare subito al nocciolo della questione, non si può e non si potrà più sbagliare. Anche se l’avversario si chiama Milan, ha ambizioni da scudetto e da quando è iniziata la stagione sta correndo a una velocità doppia (se non tripla) di quella della squadra viola. Perché sarà subito l’ora degli esami. Per tutti. Per Pioli, per i giocatori, per la società. Così la sfida di questa sera a San Siro rappresenta una vera e propria occasione da vivere e da affrontare con prudenza e orgoglio. Con motivazioni e responsabilità. Così scrive La Nazione.

GIOCO. La Fiorentina, insomma, dovrà essere brava a gestirsi, a trattenere l’ansia da prestazione, ma soprattutto dovrà essere pronta a realizzare sul campo tutto quello che potenzialmente, in estate, sembrava far parte del suo DNA e che invece è evaporato da quando il campionato ha preso il via. L’incrocio con il Milan diventa così una sorta di porta da cui bisognerà provare a passare a testa alta perchè, oltre questa porta c’è davvero tutto il futuro della squadra di Pioli. E di Pioli stesso. Leao o Modric, Kean o Piccoli o magari Gud, ha poco senso pensare o immaginare chi potrà essere il vero protagonista della notte di San Siro. Perché la Fiorentina, da questa domenica (e poi si spera per il più a lungo possibile), dovrà iniziare a essere squadra, gruppo, spogliatoio. Dovrà iniziare a mettere in mostra un gioco, dovrà fare tutto quello che da Cagliari in poi non le è mai riuscito.

CONFRONTI. Ci sono stati confronti interni al gruppo. Ci sono stati punti e spunti di riflessione fra l’allenatore, la società, la squadra. Ma il risultato di tutto questo, adesso, deve e dovrà arrivare dal campo. Pioli conosce Milano e il Milan. Allegri è un motivatore senza rivali. Il lavoro degli allenatori potrebbe essere la vera chiave del match. Un duello a distanza che per il tecnico viola ha un peso specifico essenziale. Probabilmente definitivo per guardare ai prossimi impegni e convincere tutto e tutti che la scelta di puntare su di lui era la scelta migliore da fare, in un’estate in cui la Viola aveva deciso di voltare pagina rispetto al recente passato.

FUTURO. La Fiorentina dovrà essere la… Fiorentina. E il senso è presto detto: gioco sulle corsie esterne che abbia una continuità e un’aggressività in grado di recuperare e rubare metri all’avversario. Mediana e difesa attente a interagire anche per non dare ossigeno alla qualità di giocatori come Modric, attacco che – chiunque sia chiamato a mettersi la maglia da titolare – dovrà fare di tutto per nutrire quello score per niente invidiabile che vede le punte viola praticamente a secco. La Fiorentina dovrà fare tutto questo per rimettere in moto la sua stagione e programmarsi un futuro che sia di riscatto e non di decisioni (sicuramente traumatiche) da prendere.

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