Ieri il sindaco Nardella ha dichiarato che “la Fiorentina è a conoscenza da due anni che saremmo arrivati a questo punto” con la questione stadio
La Fiorentina, scrive La Repubblica, fa sapere che nel 2022 era obbligata a scegliere tra un piano A (andare via subito già dalla stagione 2023/ 24) o un piano B (la cosiddetta soluzione ibrida), quindi ha scelto la meno peggio. Una scelta, secondo la società viola, riferita al progetto iniziale, quello con copertura totale e fondi vincolati per forza di cose al Pnrr, quindi con scadenza obbligata al 2026 e impossibilità di fare il cantiere a step, mentre oggi, sempre secondo i viola, lo scenario sarebbe cambiato.
Di lavori al Franchi si parlava anche nella nuova convenzione che lo scorso aprile è stata firmata da Comune e Fiorentina, tant’è che il canone è stato ribassato da 1,1 milioni a 400mila euro.
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Redazione LaViola.it