Le dichiarazioni di Mutu prima dell’inizio ufficiale della serata della Hall of Fame Viola
Le prime parole di Adrian Mutu, appena arrivato alla serata dell’undicesima edizione della Hall of Fame Viola organizzata dal Museo Fiorentina, dove verrà introdotto più tardi. Ha parlato dell’emozione del riconoscimento: “È importante, mi rende orgoglioso perché viene dalla città che amo di più. Firenze la chiamo casa mia. Quando ero qui non mi accorgevo di cosa davo alla città, ma venendo qui mi rendo conto che qualcosa ho lasciato. È una serata speciale per me, è sempre un piacere tornare qui”.
GUDMUNDSSON. “Ha talento per fare il 10, deve essere costante e dare di più. Il 10 a Firenze è un numero che conta ed è per un giocatore che deve fare sempre la differenza. È all’inizio, ma le giocate le ha e diamogli fiducia”.
STAGIONE VIOLA. “Nonostante l’inizio esitante, si merita il posto in questo momento. Palladino ha avuto bisogno di tempo per conoscere i ragazzi e ora sta facendo bene. Ho letto che il presidente porterà rinforzi a gennaio e farà bene alla squadra. Meriterebbe di stare tra le grandi e in futuro di regalarci qualcosa di importante. Essere continui nei risultati positivi è la cosa più importante. Non importante chi gioca, se Palladino riesce sempre a metterli bene in campo forma una squadra di undici leoni che porteranno risultati”.
VINCERE? “Festeggerei con i tifosi. Gli altri li lascerei da soli perché si meritano tutto l’affetto da parte nostra. Io sono fiorentino per scelta e sono contento se la Fiorentina vince”.
ALLENARE LA VIOLA. “L’obiettivo è allenare la Fiorentina. Lasciamo stare queste cosa, Palladino sta facendo bene. Lo vedo carico. La società ha fiducia in lui e dobbiamo essere anche noi accanto a lui”.
ESONERO DI GILARDINO. “Fa parte della vita di un allenatore. A volte nella vita un episodio così può portare a qualcosa di più. Diventerà più forte nel futuro”.
Di
Andrea Guida