Mercato viola, finale senza botto. Da Vlahovic a Cabral: attivo di 40 milioni

Il bilancio di mercato de La Nazione: la Fiorentina cambia tanto davanti, con l’incasso record per Dusan e l’arrivo di tre giocatori offensivi

La Fiorentina c’ha provato. Fino all’ultimo. Fino a quando il Penarol, nella seconda metà del pomeriggio di ieri, ha ribadito per l’ennesima volta che sul futuro di Augustin Alvarez voleva una garanzia a peso d’oro: il 30 per cento sulla futura rivendita. Tanti soldi in un affare nel quale la Fiorentina era pronta a mettere sul piatto già una quindicina di milioni. Non c’è stato, insomma, il botto finale, anche se il gennaio della Fiorentina è stato una galoppata iniziata con largo anticipo (con Ikoné poco dopo Natale) per poi diventare con la maxi cessione di Vlahovic e l’arrivo di Cabral. Un attivo finale da 40 milioni, scrive La Nazione.

NECESSITA’. C’erano due situazioni da risolvere, rimaste in sospeso dall’estate scorsa: consegnare a Italiano un altro esterno offensivo e archiviare la scommessa (persa da tempo) Kokorin con l’ingaggio di una nuova punta. Missione ampiamente rispettata, questa, con l’arrivo prima di Ikoné e poi di Piatek. Con l’ultima settimana però il mercato della Fiorentina è diventato – in una manciata di ore – una polveriera di scelte complicate e irreversibili, milioni, polemiche e contrasti fra la tifoseria e il club. Già perché se l’affare Vlahovic-Juventus racconta di un trasferimento da record a livello economico (80 milioni complessivi), allo stesso tempo, la squadra di Italiano si è vista privare del centravanti con cui – a suo di gol – aveva iniziato un percorso condiviso con destinazione Europa.

USCITA. E’ così stata portata a termine la trattativa-lampo per Arthur Cabral, il dopo-Vlahovic. Al contempo non è partito Amrabat (niente Tottenham), mentre partirà verso il Galatasaray in prestito Pulgar.