Il procuratore Martorelli sul cambio di agente del tecnico viola: “Ramadani? Se Italiano farà strada sarà solo per suoi meriti, non per l’agente”
Parla così il procuratore Giocondo Martorelli a Radio Bruno: “Anche il mercato sta tornando ai livelli del pre-Covid, ci sono tanti osservatori che stanno tornando sui campi in giro per il mondo a visionare profili e calciatori”.
ITALIANI-STRANIERI. “Non è del tutto vero il discorso che si sente fare in questi giorni su stranieri o italiani. Vanno trovati i calciatori bravi, se spendi un milione in meno ma prendi uno straniero che non è buono, non hai risparmiato ma ci hai rimesso. In questi ultimi anni sono stati sprecati un sacco di soldi. Non per parlare di Fiorentina, ma in generale. Così come è aumentato il problema dei parametri zero, con le società che spendono un sacco di soldi per dare ingaggi elevati a poi perdono altri elementi a zero”.
RAMADANI. “Penso che la scelta di Italiano di legarsi a Ramadani sia quella che fanno tutti gli allenatori del mondo. Ognuno, che sia un calciatore o un allenatore, quando inizia a fare questa professione ambisce un giorno di andare nei club più importanti del mondo. Ma quando si cambia agente, non è che automaticamente si va chissà dove, se sei bravo arrivi, altrimenti no. C’è chi pensa che con un determinato tipo di procuratori ti prendono i club più forti del mondo, anche se sei scarso, mica è così. Ramadani è un agente preparato, bravo, ma se Italiano arriverà in chissà quale club dipenderà solo dalle sue qualità. Se continuerà a fare ciò che sta facendo a Firenze, cioè molto bene, chiaramente potrà ambire a fare un percorso importante. Ma solo perché avrà dimostrato lui, non perché ha cambiato agente”.
Di
Redazione LaViola.it