Il tecnico parmigiano ha fatto esplodere i tre rossoneri, che domenica saranno tra i punti di forza di Allegri
Mike Maignan, Fikayo Tomori e Rafael Leao da una parte e Stefano Pioli dall’altra. Per la prima volta si sfideranno da avversari: loro, eroi dello scudetto del 2022; lui, l’allenatore che li ha costruiti passo dopo passo, rendendoli simboli di un Milan che tornò a vincere dopo un lungo digiuno. Così scrive La Nazione.
CONTRO. Maignan, approdato in Italia a suon di milioni, dimostrò subito di essere più che un semplice sostituto di Donnarumma: riflessi e determinazione lo portarono a diventare il miglior portiere della Serie A. Tomori, voluto da Pioli l’anno precedente, trasformò poi in numeri la sua affidabilità. Leao, talento anarchico, trovò invece proprio sotto la guida del tecnico emiliano la via della maturità: 11 gol e 10 assist nello scudetto. Oggi, tre anni dopo quel trionfo, il tempo ha cambiato le maglie ma non i legami. Pioli cerca il primo colpo da 90 con la Fiorentina, i suoi ex fedelissimi sognano ancora di cucirsi addosso il tricolore.
Di
Redazione LaViola.it