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L'idea della Fiorentina, lasciare il Franchi 5-6 mesi per accelerare i lavori

Passano i giorni, passano gli incontri e anche la società viola, forse, comincia a pensare di lasciare il Franchi per accelerare i lavori

Rocco Commisso lunedì ripartirà per gli Usa, mentre i tecnici viola e di Palazzo Vecchio continueranno a lavorare insieme per trovare soluzioni ai problemi che restano. Scrive il Corriere Fiorentino. Ai viola per esempio piacerebbe poter anticipare la fine dei lavori: Commisso, già nel 2019, iniziò a parlare di stadio e di voglia di intervenire sul Franchi e, con questo cronoprogramma, vedrebbe la luce del tunnel solo nel 2029.

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Dieci anni dopo il suo «rifaccio il Franchi coi soldi miei». Da qui, l’idea viola lanciata ieri: se portassimo via da Firenze la squadra a cavallo di due campionati (lasciando quindi il cantiere libero per 5-6 mesi circa), quanto tempo riusciremmo a risparmiare?

Una domanda che adesso Funaro girerà agli architetti dello stadio Arup e che troverà risposta quanto prima: «L’incontro al Viola Park è durato oltre un’ora — si legge ancora nella nota — È stato cordiale e costruttivo. La sindaca ha presentato al presidente una prima ipotesi del cronoprogramma dei lavori di riqualificazione dello stadio Franchi, ipotizzando che la Fiorentina continui a giocare tutte le partite casalinghe nell’impianto durante le varie fasi dei lavori, fino alla conclusione.

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Questa ipotesi comporterebbe una fine dei lavori nella primavera del 2029 con una capienza di posti a crescere nelle varie fasi dei lavori. Inoltre, in occasione del centenario della società, che cadrà il 29 agosto 2026, il Franchi sarà utilizzabile e avrà una capienza pari a 34.478 posti lordi.

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Già dalla prossima settimana si riuniranno i tavoli operativi, nei quali i tecnici del Comune e della Fiorentina valuteranno i vari aspetti del cronoprogramma». Avanti insieme dunque: Palazzo Vecchio e la Fiorentina non sono mai stati così vicini.


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