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L’esigenza di fare una gara più attenta, senza snaturarsi e la ‘gola’ delle loro tante assenze

Italiano

La Fiorentina si appresta ad affrontare la Juventus. Bianconeri pieni di assenze, ma occhio dietro: in Coppa conta il gol in tasferta

Il fatto che si giochi su 180’ col ritorno in trasferta, e che varrà (per l’ultima volta) la regola del gol esterno ‘doppio’,obbliga’ la Fiorentina a dover fare contro la Juventus una gara particolarmente attenta in difesa. Senza snaturarsi, sia chiaro. Mettersi tutti dietro per strappare lo 0-0 non è in preventivo. Anzi, è quanto di più lontano possa esserci rispetto al credo calcistico di Italiano. Ma concedere troppo e/o regalare occasioni da reti alla formazione di Allegri, in ottica Finale di Coppa Italia, potrebbe essere un harakiri senza possibilità di recupero.

DIFESA. Il gol subìto allo scadere contro il Sassuolo, infatti, ha riacceso qualche spia d’allarme sulla tenuta difensiva della Fiorentina. Più a livello di singoli, a dir la verità, che di reparto. Gli errori di Quarta, sia sul primo che sul secondo gol dei neroverdi, d’altronde, non lasciano troppo spazio ad interpretazioni. Contro la Juventus l’argentino sarà out per squalifica, con la coppia di centrali che tornerà ad essere composta da Milenkovic e Igor, tandem che contro Spezia e Atalanta (in campionato) aveva fatto vedere ottime cose. Tra la gara del Picco e quella coi nerazzurri, infatti, le occasioni concesse agli avversari si erano contate sulle dita di una mano.

CARATTERISTICHE. Dinanzi ci saranno due filosofie di calcio totalmente opposte. Nonostante gli innesti onerosi di gennaio, infatti, la Juventus non ha cambiato modo di giocare, anzi. Continua a badare al sodo stando dietro, a prescindere dalla caratura dell’avversario, per puntare su singoli e ripartenze. Lo ha fatto col Villarreal in Champions League così come con l’Empoli. La Fiorentina, invece, ha evidenziato tutti i suoi pregi e difetti col Sassuolo, creando e sprecando tanto, difendendo e pressando alta, pagando a caro prezzo alcune ingenuità, ma uscendo comunque tra gli applausi della sua gente anche dopo un ko. “Dobbiamo tenere viva la gara di ritorno”, ha detto più volte Italiano, lasciando intendere di voler vedere contro la Juve una Fiorentina più simile a quella che ha battuto 1-0 l’Atalanta al Franchi, solida, che dietro si muove in maniera quasi perfetta, che pressa alta in maniera organizzata e cinica nello sfruttare le poche occasioni avute, piuttosto che una che vada all’assalto all’arma bianca. Le ripartenze, inoltre, sono proprio ciò che ha messo maggiormente in difficoltà la Fiorentina in stagione, da quelle del Sassuolo, sia all’andata che al ritorno, a quelle della Lazio al Franchi. A maggior ragione, dunque, servirà una gara di spessore dietro, ma anche un atteggiamento meno offensivo (oltre ad evitare di prendere rossi per proteste o futili motivi).

GOLA. L’occasione, tuttavia, è ghiotta. La Juventus vista ultimamente, per quanto abbia rimediato risultati positivi, ha mostrato tantissimi limiti. Inoltre, mercoledì sera sarà con le risorse contate. Saranno fuori causa Zakaria, McKennie, Alex Sandro, Chiellini, Rugani, Kaio Jorge, Bernardeschi, Chiesa, probabilmente anche Bonucci e Dybala. Fare una gara di alta intensità sarà, dunque, fondamentale per i viola, ma senza finire la benzina, come accadde in Fiorentina-Inter, giusto per fare un esempio. Riuscire a dosare l’opportunità (e la gola) di far male ad una squadra piena di assenze e contare sul fattore campo con l’esigenza di non concedere quasi niente dietro è la missione. Per quanto visto in stagione è tutt’altro che impossibile.

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