Non solo richiesta danni, Fiorentina pronta a ricorrere al Tar. Ma la mossa del club viola pare politica: Palazzo Vecchio va avanti
Pronti a tutto, anche a ricorrere al Tar. Mercoledì la Fiorentina ha inviato una lettera, ancora priva di risposta, al Comune di Firenze per chiedere la sospensiva sui lavori del Franchi. Un primo avvertimento formale prima poi di procedere per vie legali, scrive La Repubblica.
AL TAR. “Ci vediamo pertanto costretti a diffidare l’amministrazione dall’intraprendere qualsivoglia iniziativa o emanare qualsivoglia ordine volto a dare formale avvio ai lavori. Laddove, al contrario, questi siano stati già imprudentemente avviati, si intima di disporre l’immediata sospensione. Con riserva di ogni diritto, azione e ragione, in qualsivoglia sede per la miglior tutela degli interessi della Fiorentina”, si legge nella parte finale del dispositivo della società viola, che, a precisa domanda, risponde di dichiararsi pronta a ricorrere a qualsiasi iniziativa, anche al Tar, non accontentandosi della semplice richiesta danni.
LA LETTERA. Uno scenario che rischia di trascinare il contenzioso avanti per anni, tra appunto ricorsi al Tar e controricorsi al Consiglio di Stato che potrebbero avere un pronunciamento definitivo a lavori ampiamente iniziati o quasi terminati. Nel resto della lettera la Fiorentina ribadisce che “gli elementi di incertezza dei lavori attengono principalmente a due fattori: a) assenza di qualsiasi evidenza o conforto in ordine alla certezza e completezza del quadro delle fonti di finanziamento a copertura degli interventi di riqualificazione complessivamente previsti nello stadio; b) conseguente indeterminabilità non solo dei tempi di esecuzione, ma anche al completamento stesso dell’opera” . In sostanza la Fiorentina ritiene che “la scelta dell’amministrazione di iniziare comunque i lavori appare una decisione del tutto irrazionale e gravemente lesiva degli interessi della Fiorentina”.
POSIZIONE POLITICA. Palazzo Vecchio dal canto suo conferma la propria posizione fatta emergere martedì e continua a considerare la presa di posizione della Fiorentina sorprendente, soprattutto alla luce della convenzione firmata da Comune e ACF nell’aprile scorso in cui si prevedeva l’avvio dei lavori e la cantierizzazione. L’intesa era stata apprezzata anche da mail interne tra le parti in cui si ringraziava Palazzo Vecchio per la collaborazione. Per quanto non confermata dagli interessati, l’uscita della Fiorentina è sembrata politica, nei giorni di campagna elettorale, incassando il sostegno della candidata di Italia Viva Stefania Saccardi e del candidato del centro destra Eike Schmidt, con tanto di apertura del segretario Fdi Donzelli a trovare nuove soluzioni per un impianto nuovo. Intanto però i lavori vanno avanti e le gru stanno demolendo le scale di accesso alla Fiesole. Non quelle elicoidali, che sono vincolate.
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Redazione LaViola.it