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L’attacco non gira ancora. Ora la Fiorentina ha fretta. Col Betis prova d’appello per il gol

L’attacco della Fiorentina non gira ancora. Col Betis prova d’appello per il gol. Jovic deve giocare per ritrovare il ritmo partita, Cabral indietro, Ikoné non vede la porta

Non siamo ancora all’allarme, è troppo presto per farlo scattare, ma un piccolo campanello tintinna sulla Fiorentina. Sul suo attacco, in particolare, sottolinea la Gazzetta Dello Sport. Dopo le prime uscite con squadre di secondo livello, appena l’asticella degli avversari si è alzata l’attacco viola ha balbettato, soprattutto in fase conclusiva. I gol servono subito alla Fiorentina, sia per il campionato che per superare il preliminare di Conference League.

JOVIC. Il grande acquisto dell’estate viola è stato Luka Jovic. Potenzialmente fortissimo, e tutto sommato neanche male nell’amichevole contro il Qatar, in cui ha funzionato piuttosto bene da innesco per i compagni più che da centravanti da porta, con un paio di combinazioni con cui ha mandato in porta Ikoné e Saponara, che però non hanno segnato. Jovic va ricondizionato, deve ritrovare il ritmo partita. E solo la partita, appunto, glielo può dare.

CABRAL. Il fisico imponente è l’ostacolo anche per Cabral, che finora ha riempito la sua estate di un solo trascurabile gol, all’Olginatese. Delle due amichevoli più probanti, il brasiliano ha giocato la prima, contro il Galatasaray (uscendo dopo 72 minuti a favore di Jovic), secondo quella che probabilmente è già una gerarchia che si ripeterà durante la stagione (con il serbo favorito) perché è difficile che Italiano si affidi a due prime punte. Cabral ha una struttura fisica penalizzata dai carichi della preparazione estiva: le difficoltà si possono leggere anche così. E sulle tante aspettative su chi doveva essere il sostituto di Vlahovic. Un bel peso, per chi è appena arrivato in Italia.

ESTERNI. I più leggeri, Nico Gonzalez e Riccardo Sottil, non a caso sono stati i migliori della batteria offensiva ed entrambi titolari contro il Gala, partita in cui l’ala italiana è andata a segno, mentre l’argentino ha già dato un altro saggio dei suoi guizzi. Mai stato un grande goleador, Nico, ma ha nei piedi e nelle giocate ben più dei 7 gol della stagione scorsa. Peggio ha fatto Ikoné – un solo gol – che anche contro il Qatar ha confermato la scarsa confidenza con la porta avversaria. A tu per tu con il portiere due volte e due volte rimbalzato. Domani c’è il Betis, ultima prova generale: prova d’appello per il gol.

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