Secondo lo youtuber e opinionista Alessandro Catto la Fiorentina dovrebbe concentrarsi su altri settori del campo, prima di puntare su Parisi e Vicario. Siete d’accordo?
Da mesi si fa un gran parlare delle possibilità Parisi e Vicario per il calciomercato della Fiorentina. Voci insistenti e pure caldeggiate da porzioni di critica e tifo, quando a ben vedere le priorità della Fiorentina sono altre e i ruoli di questi due interpreti pure ben coperti.
Partiamo dalla fascia sinistra e da Parisi, cursore gradito da ampie frange di tifo e opinionismo, gradimento sicuramente meritato, ma troppo spesso accompagnato dalla sensazione che la nostra fascia sinistra sia scadente e doverosa di intervento: niente di più falso. A differenza di altri settori e alla luce della scorsa stagione delle prime quindici giornate possiamo dire, invece, che la fascia sinistra è probabilmente il reparto di campo dove meglio si è lavorato in sede di mercato e programmazione da parte della dirigenza. Biraghi è capitano scelto da mister e spogliatoio, titolare inamovibile, secondo in Serie A per passaggi chiave alle spalle di Deulofeu, primo per cross riusciti in Serie A (alla faccia della leggenda metropolitana sui cross addosso agli avversari), tra i migliori assistman della rosa ed elemento fondamentale della nostra manovra offensiva.
Alle sue spalle il tanto criticato Terzic, nostro giovane da valorizzare e nel giro della Nazionale serba, si è dimostrato riserva affidabile, tanto da essere spesso traslocato a destra, fascia dove i buchi sono risultati più frequenti anche a livello di gol subiti. Un giocatore, Aleksa, su cui lo scetticismo estivo imperava, scetticismo poi paradossalmente trasformatosi in esaltazione e in risibili richieste di titolarità proprio ai danni del capitano.
Va da sé che in questa situazione spendere una cifra importante su Parisi non ha alcun senso, se non quello di dover inserire negli schemi del mister un giocatore già molto costoso e giovane a metà stagione, rischiando di non vederlo inizialmente giocare con la continuità che merita o alterando eqilibri in uno dei pochi settori perfettamente funzionanti della squadra, scialacquando risorse per un ruolo già coperto ottimamente. Non ha senso nemmeno in vista futura, solito cliché per giustificare l’intervento, dato che i sacrifici in termini di spazio non sarebbero futuri ma presenti e visto che Biraghi può ancora garantire diversi mesi ad alto livello. Poi se mi si dice che vi sarà una moria di terzini sinistri nei prossimi anni e che l’unico acquisto possibile è quello di Parisi, alzo le mani e mi rimetto al destino cinico e baro, ma non mi pare questa la situazione e credo potrà essere serenamente scovato un buon terzino se e quando ve ne sarà il reale bisogno, magari con del buono scouting.
Palese poi la sottovalutazione di cui gode Terracciano, autore di parate decisive per la stagione viola (proprio in Conference o, per citare le ultime, contro lo Spezia), autore di qualche errore episodico ma al pari di tanti colleghi, come per esempio il Maignan di Salerno o di Liverpool lo scorso anno. Un ragazzo esemplare per dedizione e comportamento, capace di garantire sicurezza tra i pali a costi, in termini di cartellino e stipendio, rivelatosi assolutamente meritati se non irrisori.
Secondo molti, tuttavia, la Fiorentina dovrebbe spendere all’incirca una ventina di milioni, da togliere ad altre priorità ben più evidenti quali un centrocampista alla Torreira o un centravanti performante, per comprare un portiere migliore, quasi che le nostre priorità fossero tra i pali. Che poi si badi bene, ad avere un budget da top team, probabilmente sarebbe anche una spesa condivisibile, ma visto che ahinoi la situazione non è questa, direi che è meglio concentrarsi una volta per tutte su altre zone.
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Di
Alessandro Catto