×

La tensione e la liberazione: Italiano si è ripreso la Fiorentina. E il gruppo si è dimostrato unito

La mossa di Bonaventura, il ruolo di Beltran, una Fiorentina che torna a convincere e divertirsi. Così la Viola si è ritrovata

È rimasto impassibile mentre la sua Fiorentina ribaltava la Lazio. Sguardo fisso, nessun movimento, la consapevolezza che ogni minimo errore avrebbe potuto cambiare le sorti della sfida. Concentrazione assoluta, prima della liberazione per una vittoria che contiene molto più dei tre punti conquistati che rilanciano i viola in classifica.

sponsored

La tensione di Vincenzo Italiano era palpabile nella serata di lunedì. Si giocava moltissimo contro un’avversaria che in carriera, da allenatore, non aveva mai battuto. Così come non aveva mai vinto contro Maurizio Sarri, scrive La Repubblica.

SULLA QUALITA'. Parte dalla mossa di Bonaventura arretrato il riscatto di Italiano. Centrocampo fluido a due con Arthur. Tridente offensivo alle spalle di Belotti, con Beltran che si abbassava spesso e lavorava con Bonaventura come una sorta di fionda.

sponsored

Due perni davanti alla difesa e l’argentino che raccordava, legava per poi ripartire in velocità negli spazi e dialogare con gli interpreti offensivi. Un’idea che ha messo in difficoltà la Lazio nel suo reparto strategico, quello più collaudato, inceppando il motore di Sarri e permettendo ai viola di controllare, gestire ma anche affondare.

sponsored

Italiano ha scelto la qualità. Dentro tutti i leader: Biraghi, Arthur, Bonaventura, Gonzalez. Dentro anche due giocatori che per motivi differenti non possono rimanere fuori in questo momento,Beltran e Belotti. Con questa nuova soluzione, una sorta di 4-2-3-1 che si trasforma in 4-1-4-1, il tecnico ha potuto tenere tutti in campo rinunciando a due centrocampisti di fisico e tecnica come Duncan e Mandragora.

Mossa che ha ripagato e che forse verrà replicata. Nel momento più delicato, alle soglie di un calendario davvero tosto, Italiano ha tirato fuori quella carta che sbaraglia il tavolo e rimette tutto in discussione. E non è certo la prima volta che il tecnico dimostra il suo talento specie quando messo alle strette e sotto pressione.

GRUPPO UNITO. Italiano ci ha messo molto del suo e la squadra ha risposto nel migliore dei modi. Qualità, carattere, pazienza, sacrificio. Reparti compatti tra loro, un solo tiro in porta concesso, baricentro alto ma rapido nell’abbassarsi e quella capacità di far male agli avversari in ampiezza e in profondità.

Di colpo, dopo due mesi, si è rivista la Fiorentina che per tutta la prima parte della stagione aveva entusiasmato e per certi versi sorpreso. L'altra buona notizia è lo spirito ritrovato, l’unità d’intenti di un gruppo che pareva smarrito e che si è ricompattato verso l’obiettivo di un piazzamento europeo.


Lascia un commento