Cosa manca alla squadra di Pioli è noto, lo stesso allenatore ha più volte rimarcato le lacune della rosa. Ma senza cessioni non ci sono acquisti
La stagione della Fiorentina sta per iniziare: giovedì sera l’andata del preliminare di Conference League, in Slovaccia, contro il Polissya.
Primo appuntamento ufficiale che, salvo clamorose sorprese, Pioli si giocherà con la squadra con cui è sceso in campo sia contro il Manchester United sia contro la formazione giapponese. Undici, che per altro, vedremo spesso anche in campionato.
Ma la rosa non è completa: a Pioli continua a mancare quel 30% che tradotto significa: un titolare e due alternative. Giocatori che però non possono arrivare vista la rosa monstre della Fiorentina e un monte ingaggi che non permette ulteriori interventi.
La Fiorentina deve vendere. Ma non i titolari, per i quali la società continua a respingere ogni assalto, ma quei giocatori che non hanno né presente né futuro a Firenze.
Da Barak a Sabiri passando per Bianco e soprattutto Beltran. L’argentino continua a fare resistenza su ogni destinazione, ma la Fiorentina ha bisogno di piazzarlo (lui come gli altri esuberi).
Offerte concrete non ne arrivano, sono tutti giocatori che verosimilmente potranno lasciare Firenze solo in prestito e negli ultimi giorni di mercato.
Ecco perché, come al solito, si dovrà fare attenzione soprattutto all’ultima settimana di calciomercato, quando chi ha l’acqua alla gola per comprare deve alzare l’offerta e chi (come la Fiorentina) ha l’acqua alla gola per vendere deve uscire a compromessi.
I viola dovranno necessariamente essere protagonisti degli ultimi giorni per completare la rosa di Pioli: anche perché l’obiettivo stagionale resta ambizioso e sarebbe un peccato non chiudere il mercato con gli acquisti chiesti da Pioli.
Di
Francesco Zei