Hanno colpito le immagini del direttore generale viola al centro sportivo della Lazio insieme al presidente della Fifa
In attesa di dare il via alle prime mosse di rafforzamento della squadra attraverso il calciomercato, la Fiorentina continua a stringere (o in alcuni casi a rinsaldare) nuove alleanze anche sul piano politico. In un momento forse mai così burrascoso per il calcio italiano. Tra il flop della Nazionale e le polemiche di Lega e Figc sul caso licenze. A questo è servita in particolare la visita privata di domenica. Che il dg viola Joe Barone ha effettuato presso il centro sportivo della Lazio a Formello. Che per l’occasione ha spalancato le porte al presidente della Fifa Gianni Infantino. Con il patron Lotito a fare gli onori di casa. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Un reciproco scambio di favori, verrebbe da dire. Visto che lo stesso capo del calcio mondiale (assieme a Lotito e al nuovo numero uno della Lega di Serie A Casini) appena due mesi prima era stato invitato ad esaminare i cantieri del Viola Park di Bagno a Ripoli. La struttura di 22mila metri quadrati per prima squadra, team femminile e vivaio che la Fiorentina conta di inaugurare almeno in parte entro la fine del 2022. E che nel corso degli ultimi mesi è stata spesso meta di visite da parte di istituzioni politiche e sportive.
STRUTTURE E COMMISSIONI
Quella di domenica tuttavia non è stata la prima volta che il club viola, da sempre impegnato nel dialogo con i vertici del pallone a tutte le latitudini e di recente decisivo nell’elezione del nuovo presidente della Lega, ha aperto un canale diretto con il numero uno della Fifa. Anche in passato, con Rocco Commisso in prima linea, il confronto tra la Fiorentina e la Federazione internazionale è stato utile per intavolare un dialogo costruttivo sui principali temi di attualità nel mondo del calcio.
Dagli investimenti sulle infrastrutture (centri sportivi e stadi) fino a una nuova regolamentazione. Per uno sport più sostenibile e trasparente. La società di Viale Fanti non si è mai tirata indietro. Ma anzi ha spesso cercato il supporto delle autorità competenti per avvalorare le proprie tesi. Non è un caso che durante la cena (svelata dalla società) dello scorso 23 aprile a Manhattan, il presidente viola e Infantino si siano a lungo confrontati sul decalogo presentato dalla Fiorentina.
Nel quale si chiede con forza di arginare lo strapotere dei procuratori. Un tema, quello legato alle limitazioni delle commissioni agli agenti, che si è riproposto anche quest’estate. Visto che la dirigenza viola ha prima scelto di non riscattare Torreira. E poi ha abbandonato la pista Grillitsch. Affari sui quali erano state chieste delle eccessive provvigioni.
Di
Redazione LaViola.it