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Rassegna Stampa

La partita della tv (in chiaro). Spadafora ci riprova, club contrari

Diritti tv

Il ministro dello sport vorrebbe una ‘diretta gol’ in chiaro come in Germania, ma la Lega non è d’accordo perché c’è una trattativa con le tv per i pagamenti

Sempre più sì alla ripartenza ma con una proposta che provoca imbarazzo fra i club e nella Lega di Serie A. Vincenzo Spadafora torna in tv al Tg3 e fa un altro passo avanti nel via libera per la ripresa del campionato in vista del vertice con il mondo del calcio di giovedì (ci saranno tutte le componenti, non solo Gravina e Dal Pino). Ma il ministro dello Sport «condisce» questa spinta, con la data che balla fra il 13 e il 20 giugno, con il ritorno alla questione delle partite in chiaro. Non tutte le partite, ma almeno la «diretta gol», scrive La Gazzetta dello Sport.

DIRETTA GOL. Spadafora fa riferimento al modello Bundesliga, che ha previsto una ripartenza-simpatia con una diretta gol in chiaro per le prime due partite. «In molti in questi giorni mi hanno chiesto di fare riferimento al modello tedesco. In Germania, Sky ha fatto un accordo: per cui, nel rispetto di chi ha gli abbonamenti, comunque tutti gli altri possono vedere la diretta gol». La giustificazione della proposta è anche relativa all’ordine pubblico: «Credo che dovremmo assolutamente pensarci anche in Italia perché questo evita assembramenti in luoghi pubblici o bar». Il ministro dello Sport offre una sorta di «ombrello» normativo: «Sono disponibile come governo, se serve, a mettere nello stesso provvedimento che firmeremo per la riapertura del campionato anche le norme che serviranno per poter arrivare anche in Italia ad avere quel rispetto verso i tifosi per consentire la diretta gol». Un riferimento alla necessità di toccare la legge Melandri sui diritti tv che due mesi fa aveva reso impossibile la diretta in chiaro ai tempi di Juve-Inter.

CLUB CONTRARI. La proposta non fa fare salti di gioia al mondo del calcio. Soprattutto c’è un problema: è in corso una trattativa sofferta fra Lega da una parte, e i broadcaster dall’altra, sulla trincea dell’ultima rata da pagare. Le parti sono decisamente distanti ed è chiaro che il problema di un’offerta parallela accessibile a tutti potrebbe indebolire i club nella vertenza.

PRUDENZA. Si fa molta attenzione a evitare qualsiasi reazione ufficiale per non tornare al clima di due mesi e mezzo fa, quando erano volati gli stracci nel rapporto fra governo e Lega. Il percorso della ripartenza non potrebbe sopportare altre sbandate.

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