In appena qualche settimana di campionato (solo quattro partite giocate), la Fiorentina ha girato sulla bellezza di tre moduli diversi
Come sottolinea La Nazione, in appena qualche settimana di campionato (solo quattro partite giocate), la Fiorentina ha girato sulla bellezza di tre moduli diversi. Nell’ordine: si è partiti con il 3-4-1-2 sul quale si erano concentrati ritiro e preparazione estiva, per poi passare al 3-5-2, a sua volta (e siamo proprio alla sfida-debacle con il Como) riletto e trasformato in un 4-4-2. Tre moduli – fra l’altro e ovviamente con interpreti diversi – in quattro partite, situazione questa, che di sicuro ha creato un atteggiamento tattico mai solido e di conseguenza ha portato fragilità alla idee e alla costruzione di gioco della Fiorentina.
SINGOLI. Si era cominciato provando a puntare su quel tridente che regalava sogni (Gud alle spalle delle due punte, in primis Kean e Dzeko), ma poi si è deciso di andare a creare una mediana più folta per permettere a Mandragora (o chi per lui) di tenere in linea Sohm e Fagioli. Tutto questo blindando e certificando la scelta di una difesa a tre che però, con l’inizio della settimana che aveva accompagnato alla sfida del Como (come raccontato dallo stesso Pioli), aveva fatto spazio a una fase difensiva con quattro pedine, due centrali e Dodo e Gosens richiamati a dare una mano in posizione arretrata e non più esterni avanzati, sulla linea di mezzo, come era nel 3-5-2.
STABILITA’. Dunque, i due punti in quattro partite e i due ko nelle sfide casalinghe con Napoli e Como, l’allarme tattico lo hanno fatto scattare e Pioli dovrà essere bravo e attento a ripartire proprio da qui, per far rialzare e ripartire la Fiorentina, ovvero, scegliere l’assetto tattico più adatto per darsi una base definitiva (o quasi) per sfruttare al meglio le qualità e le doti dei suoi giocatori. Il rebus da risolvere, è evidente, non è facile, ma difesa e mediana dovranno trovare schema e protagonisti da responsabilizzare fino in fondo, senza cioè alibi di avvicendamenti in tempi e situazioni troppo brevi (da una partita all’altra). Ci saranno da fare scelte che riguardano ruolo e posizioni di giocatori come Fagioli e Fazzini e da capire quale possa essere la chiave di lettura tattica per sfruttare al meglio le qualità di Gud (alle spalle delle punte o in attacco?). Decisione, questa che potrà fare maggiore chiarezza anche sull’impiego da titolare o meno di Piccoli
Di
Redazione LaViola.it