Jack, seconda giovinezza. Adesso è il faro della Fiorentina

L’ex Milan dopo il rinnovo del contratto ha ritrovato nuova linfa. E adesso è il faro della Fiorentina in mezzo al campo

Ci sono giocatori che all’improvviso si accorgono che avrebbero potuto fare di più. Spesso è una questione di tempo: quello che manca alla fine della carriera o quello che si è già sprecato. Prendere coscienza della situazione è un primo passo determinante, il resto può essere una piacevole conseguenza. Perché cogliere l’attimo fuggente può cambiare il finale della storia. La Fiorentina ha quella faccia lì di un gruppo di pirati che a volte si annoiano e si complicano la vita, ma quando decidono che bisogna giocare davvero si divertono eccome.

Jack Bonaventura, ad esempio, sta vivendo a Firenze una seconda giovinezza. A 33 anni e mezzo si potrebbe pensare che punti soprattutto sull’esperienza e sulla lettura delle situazioni, che è stata una delle sue grandi qualità anche da giovane. E invece Bonaventura corre e pure tanto: in verticale e in orizzontale, con e senza palla, in pressione sugli avversari e inserendosi negli spazi. Contro il Braga ha iniziato alzandosi molto per cercare di sporcare la costruzione portoghese pressando Andre Horta.

Poi, nel momento più difficile, quando il Braga aveva riaperto il discorso qualificazione portandosi sul 2-0, ha squarciato la difesa dettando il passaggio a Dodo e servendo a Mandragora il primo assist della sua serata. Nella ripresa sono arrivati gli altri due. L’azione che ha portato al pareggio di Saponara è un inno alla splendida condizione dell’ex milanista: Bonaventura ha fermato gli avversari, cambiato ritmo e completato la progressione servendo al compagno una palla da calciare verso la porta senza bisogno di stopparla. E infine, il morbido cross per Cabral. Tecnica, tattica, condizione atletica: Jack è sempre più al centro del progetto viola, scrive La Gazzetta dello Sport.