Le parole dell’allenatore viola alla vigilia della sfida di ritorno contro il Brugge: “Gol presi? Il problema è l’attenzione. All’andata…”
Vincenzo Italiano, alla vigilia della sfida contro il Brugge, ha parlato anche a Sky Sport. Ecco le sue parole: “Il pensiero è riuscire ad arrivare come l’anno scorso a completare questo percorso, ad avere la possibilità di giocarci questo trofeo, ma dobbiamo passare da questo stadio, cercheremo di metterli in difficoltà come all’andata dove secondo me due errori ci sono costati cari ma la prestazione c’è stata, abbiamo fatto davvero bene. Dobbiamo provare a non sbagliare, ad essere concreti. Sono partite che vengono decise dagli episodi e dobbiamo portarli dalla nostra parte”.
DIFESA. I gol subiti sono molto simili, vi siete chiesti come mai? In cosa avete lavorato? “È chiaro che quando andiamo ad analizzare i gol subiti spesso il problema è l’attenzione, l’abbiamo detto anche per il gol preso all’andata, non bisogna mai staccare la spina, mai essere superficiali perché anche con una palla buttata lunga si può subire un gol. Dobbiamo sapere cosa ci stiamo giocando, quando abbassi la guardia queste sono squadre che possono farti male”.
JACK. Bonaventura può giocare? “Vediamo domani, oggi ha lavorato a parte, vediamo come starà, decideremo in base alle sue sensazioni ma è da valutare”.
LA PARTITA. Due risultati su tre, cambia l’impostazione della partita? “Sì, abbiamo questo vantaggio ma secondo me bisogna sempre proporre ciò che ti ha permesso di arrivare con il vantaggio di un gol, senza trascurare però aspetti come l’attenzione e l’applicazione. Ma è chiaro che il vantaggio ce lo teniamo stretto, ma dobbiamo sempre cercare di mettere in difficoltà gli avversari, con i principi che ci hanno portato a fare bene in questi anni”.
Che bilancio fa dell’amore di Firenze in questi anni? “Il mio primo pensiero è che Firenze è una piazza molto esigente, che ti mette una sana pressione che ti dà lo stimolo per tenere alta l’attenzione e dare il massimo a questa gente. È normale che tutti dobbiamo migliorare, io per primo ancora posso migliorare e crescere ma posso dire che allenare a Firenze è un privilegio. La maglia viola ti dà responsabilità ed è qualcosa di straordinario. In questi anni si sono fatti risultati importanti e grandi soddisfazioni, non abbiamo ancora terminato. Per me il percorso fatto qui è positivo, ma è normale che tutti chiedono la perfezione, come faccio io stesso con i ragazzi”.
Di
Redazione LaViola.it