In vista dell’addio di Amrabat, le attuali idee portano a Dominguez, Maxime Lopez e Hjulmand
Dal confronto andato in scena al termine della stagione tra Vincenzo Italiano, Daniele Pradè, Joe Barone e Nicolàs Burdisso, scrive il Corriere Fiorentino, è emersa un’idea precisa: andare avanti sulla strada intrapresa l’anno scorso anche se almeno inizialmente il mister tornerà al primo amore e, quindi, al 4-3-3. Ciò non significa che il 4-2-3-1 sarà messo da parte. Anzi. Ha dato soddisfazioni, e di conseguenza si continuerà a lavorare anche su quello. Con due premesse. La prima: il centrocampo viola perderà Amrabat. Seconda premessa: per riproporre il 4-3-3 servirà un nuovo Torreira.
Ecco perché sul mercato si andrà a caccia di profili che siano portatori di queste caratteristiche: qualità, e quantità, ordine e aggressività. Gente insomma che sappia stare sia davanti alla difesa in un centrocampo a tre che in coppia con un altro mediano. Data per scontata la partenza di Amrabat, è fin troppo facile intuire l’identikit del giocatore che dovrà arrivare dal mercato: un centrocampista centrale che abbia piedi buoni e grandi polmoni, che garantisca qualità nella circolazione del pallone ed equilibrio in fase di non possesso. Merce abbastanza rara eppure, anche nel nostro campionato, qualche nome che farebbe al caso di Italiano c’è.
Basta pensare a Nicolàs Dominguez (Bologna) il cui contratto scadrà tra dodici mesi e che, per il momento, non ha ancora trovato un accordo per il prolungamento. Più simile a Torreira invece, soprattutto per struttura fisica, è Maxime Lopez del Sassuolo. E poi Morten Hjulmand, che con la maglia del Lecce ha stupito tutti per quantità, qualità, personalità ed intelligenza. Idee, per il momento, in attesa che il mercato entri nel vivo.

Di
Redazione LaViola.it