Il tecnico se lo gode sul campo, il giocatore vuole finire la stagione in viola. La società venderebbe ora Dusan, con lo spettro della scadenza nel 2023
«La verità è che tutti gli allenatori che hanno dei goleador come Vlahovic sperano di averli sempre a disposizione». Nel dibattito sul futuro dell’attaccante s’inserisce anche Italiano, il primo a conoscerne il peso nel gruppo. «Sarei infastidito solo se non dovesse più fare il proprio dovere, entrando in campo senza il giusto spirito, ma non è così — ha poi aggiunto il tecnico viola —. Ad oggi è l’attaccante della Fiorentina, se cambierà qualcosa ne riparleremo». Così riporta il Corriere Fiorentino.
SILENZI. Il pensiero è inevitabilmente legato all’incertezza che vive la società, determinata a prendere in considerazione offerte da 70 milioni anche nel mercato invernale, ma ignara dei reali programmi di Vlahovic e del suo entourage. La Fiorentina ha chiarito al centravanti l’intenzione di cederlo a fronte del mancato rinnovo (concetto ripetuto da Barone a Vlahovic di persona qualche giorno fa), ma dall’altra parte non è arrivata nessuna risposta. Un silenzio che il procuratore Ristic porta avanti anche con altri club, come sanno i dirigenti dell’Arsenal.
CESSIONE RIMANDATA. Se la decisione del club di separarsi a gennaio sembra già esser stata presa, l’intervento di Italiano va più nella direzione delle intenzioni che il serbo ha manifestato. Per il mister insomma Dusan è e resterà un punto fermo. Del resto Vlahovic, pur non entrando mai in argomento rinnovo o eventuale addio, non ha mai nascosto la voglia di portare la squadra in Europa, rimandando all’estate le decisioni. Anche se dalla società c’è il timore che dietro a tutto questo si nasconda la volontà di andare via a scadenza di contratto nel 2023.

Di
Redazione LaViola.it