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Il commento di Polverosi: “Palladino padrone”

Palladino - Fiorentina

Dalla tripletta di Kean al gioco compatto voluto da Palladino: la Fiorentina vola in vetta alla classifica per qualche ora e sogna in grande

Questo il commento di Alberto Polverosi, sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, alla sesta vittoria consecutiva della Fiorentina in campionato, arrivata ieri contro l’Hellas Verona: “Non si sa da che parte cominciare. Dal primo posto in classifica, per poche ore, certo, ma vista lassù la Fiorentina fa un bell’effetto. O forse dalla tripletta di Moise Kean per la felicità di Palladino, ma anche di Pradè che ci ha scommesso tanto e pure di Spalletti, in tribuna al Franchi. O magari dalla sesta vittoria di fila in campionato. Roba da far girare la testa anche a chi è abituato a stare ai vertici, figuriamoci alla Fiorentina.  

[…] Sul primo gol abbiamo rivisto l’azione di una vecchia, splendida Fiorentina allenata da Ranieri: Rui Costa che avanza palla al piede, alza la testa, assist, diagonale di Batistuta; in questo caso Beltran è Rui e Kean è Bati (in questo caso, sia chiaro). Il secondo è stato un gol cattivo, la zampata di un leone che Coppola cercava di trattenere in un inutile abbraccio. Il terzo ha raggiunto la punta più alta della sua gara, lancio-assist di De Gea, scatto, una sverniciata a Daniliuc appena entrato, botta terrificante sul palo lontano. […]

Il resto della partita dei viola è stato lotta e governo. È vero che rispetto alla gara di Cipro c’erano dieci giocatori nuovi, però la Fiorentina doveva comunque smaltire le scorie della frenata in Conference. […] Qualcosa di più dovevano fare le due ali tecniche della Fiorentina, Colpani e Sottil, ma in effetti bastava Kean. Palladino ha creato squadra e atmosfera, la Fiorentina di questi tempi dà un forte senso di serenità, di unità, di compattezza e di fiducia. Si vede che l’allenatore è padrone di quanto sta accadendo. Quando c’era da difendere il risultato ha fatto un doppio cambio che conferma la sua elasticità: ha tolto le due ali e ha messo due terzini (Kayode e Parisi) davanti ad altri due terzini. Senza arrossire, perché quello era l’obiettivo, difendere il vantaggio che la Fiorentina si stava meritando.  

Ora la domanda è questa: quanto può reggere questa squadra ai livelli attuali? Può arrivare fino alla fine? Sono sei vittorie consecutive, la stessa cifra conquistata dai viola di Pioli nel 2017-18. Il record storico è fissato a otto successi di fila del campionato 59-60, era la Fiorentina di Hamrin e Montuori e arrivò seconda. Dopo la sosta il calendario prevede la trasferta di Como e la sfida con l’Inter al Franchi. Allora avremo la risposta, ma nel frattempo Palladino potrà recuperare Gudmundsson, la stella di questa squadra. Per ora Kean è il sole“. 

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