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Ikoné: un esterno che incide poco e segna meno. Ma Italiano lo stima

Il francese non è certo un giocatore determinante e il contributo dato alla maglia viola in questi anni è minimo

Questa è la (strana) storia di un esterno offensivo che incide poco, e segna ancora meno. Basta guardare i numeri. In carriera, tra Psg, Montpellier, Lille e Fiorentina, Jonathan Ikoné ha collezionato 287 partite, mettendo insieme la miseria di 28 gol. Scrive il Corriere Fiorentino.

Uno ogni 10,25 presenze. Va leggermente meglio (40) con gli assist ma parliamo comunque di poca roba per uno che, di mestiere, dovrebbe fare esattamente quello. Creare occasioni per i compagni e, ogni tanto, mettersi in proprio. E invece no. Niente di troppo sorprendente per la verità, e chi quando è arrivato a Firenze si aspettava che spaccasse le reti forse non ne aveva studiato abbastanza attentamente il curriculum.

«Jorko» insomma, non sta facendo né più né meno di quello che ha sempre fatto e anche in questo caso sono i dati a parlare. Sette presenze e nessun gol con il Psg (ma era poco più che ragazzino), 3 centri in 37 partite con il Montpellier (uno ogni 12,3 gare), 16 in 150 apparizioni con il Lille (uno ogni 9,3) e 9 (una rete ogni 10,3) nelle 93 presenze con la maglia viola. La media, è perfettamente in linea con la sua storia.

E così oggi la società si ritrova con un giocatore che, dopo il rigore fallito nella semifinale di Supercoppa col Napoli, sembra essere arrivato al capolinea della sua difficile avventura fiorentina. Eppure, e così torniamo al punto di partenza, Vincenzo Italiano ne ha sempre avuto e ne ha ancora una grandissima stima. Rapidità, capacità di saltare l’uomo, mancino educatissimo. Qualità difficili da negare che però in questi anni non si sono praticamente mai viste.

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