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I tormenti di Italiano: è lui il più insoddisfatto. Vuole ricreare un rapporto forte con Firenze

La passione è la benzina che motiva il tecnico, lui riflette sulle scelte fatte e striglia la squadra nello spogliatoio. Sente di aver deluso i tifosi

C’è un’immagine che più di ogni altra racconta chi sia Vincenzo Italiano e (soprattutto) come viva il rapporto con la gente. Per l’allenatore della Fiorentina trasmettere e ricevere passione è benzina pura per il suo motore. Come quando il 9 maggio scorso, dopo aver battuto al Franchi la Roma, il mister corse sotto la Fiesole, salì sui led pubblicitari, si tolse la giacca e la sventolò come fosse una bandiera. Ecco, in quell’esultanza c’è l’essenza di un tecnico che in queste ore non si dà pace al pensiero di aver deluso i propri tifosi. Ed è vero, quel «fate ridere» gli ha fatto male, ma non perché non accetti o non capisca le contestazioni. Anzi. È lui, il più insoddisfatto, scrive il Corriere Fiorentino.

RESPONSABILE. Ora però il mister vuole ripartire. Sperando prima di tutto di ricreare un rapporto forte con una città che, dopo la sconfitta col Bologna, lo ha invece messo nel mirino. Lui lo sa, ed è il primo a mettersi in discussione sentendosi il principale responsabile di questa situazione. Certo, davanti ai microfoni difenderà sempre il suo lavoro ed i suoi giocatori, ma nello spogliatoio le strigliate non mancano, così come l’analisi del proprio operato che l’ha portato a riflettere su alcune scelte, sulla gestione del triplo impegno o su qualche sostituzione. Ma il suo cruccio, si sa, è la mancanza di concretezza. Un problema di qualità dei giocatori, ma il tecnico è invece arrabbiato con se stesso per non aver ancora risolto questi problemi. Allo stesso tempo, è più determinato che mai a riuscirci.

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