Connect with us

Rassegna Stampa

I cavalli (buoni) di Pradè. Certi amori fanno dei giri immensi e poi… ritornano

Pradè

La Nazione sottolinea il modus operandi del ds viola, che in carriera è spesso tornato sui suoi pupilli per il mercato viola

A volte ritornano. Tutti con la stessa destinazione (Firenze) ma con esperienze passate sparse in giro per l’Italia, da Roma a Udine passando per Genova. E il filo conduttore dello stesso dirigente a fare da regista. Il modus operandi di Daniele Pradè sul mercato è ormai un marchio di fabbrica e non è un caso che anche in questa sessione la musica non sia destinata a cambiare. Come nelle precedenti finestre, anche quest’anno il ds viola ha scelto di inaugurare la campagna acquisti tornando sui suoi passi e mettendo in cima alla lista dei desideri giocatori che ha già avuto modo di incrociare nel corso della sua carriera. Stavolta toccherà pronti-via a Rolando Mandragora (suo vecchio pallino fin dai tempi in cui era direttore all’Udinese) e – con tutta probabilità – anche a Dennis Praet, incrociato durante il suo biennio alla Sampdoria.

C’è ovviamente il recente caso Torreira, ma prima ancora si torna a Badelj, Borja Valero, a Rosati e la scorsa estate perfino a Nastasic.

Finita qui? Nemmeno per sogno: la lista degli amori che fanno giri immensi e poi ritornano è ancora molto lunga e ha coinvolto il direttore sportivo fin dall’epoca della sua prima esperienza gigliata, sotto la gestione Della Valle: in quegli anni, tra il 2012 e il 2016, ci fu una vera e propria colonia romanista che Pradè impiantò a Firenze, visto che nell’ordine arrivarono Pizarro, Aquilani (tornato poi nel 2018 nelle vesti di allenatore dell’Under-18), Lupatelli, Toni e Rosi.

66 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

66 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

66
0
Lascia un commento!x