Doppietta in nazionale per l’islandese, chiamato a riscattarsi anche in Serie A dopo un inizio sottotono. Contro il Milan, Pioli punta sul suo numero 10 per cambiare marcia
Albert Gudmundsson si è rimesso in moto. L’attaccante islandese della Fiorentina è tornato protagonista con la maglia della sua nazionale, firmando una doppietta nella penultima gara di qualificazione ai prossimi mondiali contro l’Ucraina e siglando il passaggio decisivo per la rete del 2-2 contro la Francia. Due reti ed un assist che potrebbero rappresentare la scintilla giusta per ritrovare fiducia anche in maglia viola, dove finora il talento di Reykjavík non ha ancora brillato come ci si attendeva.
PRESTAZIONI DELUDENTI. Il suo inizio di stagione con la Fiorentina, infatti, è stato al di sotto delle aspettative: 5 presenze complessive tra campionato e coppe, nessun gol e un solo assist (nel pareggio contro il Cagliari), con una media tiri/occasioni create ben lontana dagli standard mostrati al Genoa. Contando anche il turno preliminare di Conference, con la doppia sfida al Polissya, la media si alza un pò grazie alla rete siglata nel match d’andata. Nel sistema di Stefano Pioli, che gli chiede di muoversi tra le linee e accendersi tra i reparti, Gudmundsson è apparso spesso isolato, meno coinvolto e a tratti impreciso nella gestione dell’ultimo passaggio. Nonostante la fiducia riposta in lui da parte della società, ricordiamo le parole del ds Daniele Pradè nella conferenza stampa di fine mercato quando disse che “La trattativa è stata lunga. Gud voleva rimanere, noi volevamo tenerlo, Stefano lo voleva”, l’islandese si è mostrato spesso disorientato, spesso incapace di incidere con giocate decisive.
OBBLIGATO A CAMBIARE PASSO. Il talento, però, non si discute. Le giocate con la maglia della nazionale hanno ricordato a tutti il suo potenziale: dribbling, rapidità nello stretto e capacità di colpire nel momento giusto. Caratteristiche che la Fiorentina spera di rivedere già nel prossimo turno di Serie A, quando i viola faranno visita al Milan a San Siro. Un appuntamento speciale per Pioli, ma anche per Gudmundsson, chiamato a mostrare personalità e a lasciare finalmente un segno in una sfida con un grande tasso di difficoltà prevista come quella contro i rossoneri.
Per la Fiorentina, che nelle ultime settimane ha faticato a trovare continuità offensiva, la rinascita del suo numero 10 sarebbe una notizia preziosa. Firenze aspetta il vero Gudmundsson, quello capace di accendersi in un lampo e cambiare il volto di una partita. La doppietta con l’Islanda può essere l’inizio di una nuova fase: ora tocca a lui portare la stessa luce anche sotto il cielo di San Siro.
Di
Francesco Massimo Ascione