Poche chance per Kean, l’islandese dà più speranze: può stringere i denti. Ndour ha già fatto la punta… in Primavera
L’opzione di Cher Ndour come centravanti sta prendendo corpo ora dopo ora. Di sicuro era l’idea che andava per la maggiore ieri mattina, quando è terminata la seduta di rifinitura della Fiorentina al Viola Park: con le squalifiche di Zaniolo e Beltran e la probabilissima indisponibilità di Kean, Raffaele Palladino sarà costretto a ridisegnare fortemente la sua squadra ma la sensazione è che, più che un giovane della Primavera, il ruolo di prima punta possa essere assegnato all’ex Besiktas, che proprio in quella zolla ha stazionato in gioventù, durante un periodo della sua militanza nel settore giovanile dell’Atalanta. Così scrive La Nazione.
SPERANZA GUD. Un’estrema ratio, chiaramente, ma che spiega bene che tipo di idea abbia il tecnico per la gara di oggi contro il Bologna, una sfida che in casa Fiorentina si vuol vincere a tutti i costi per provare a inseguire fino all’ultimo il miraggio europeo. Sta un po’ meglio Gudmundsson, che nella rifinitura sembra aver accusato meno il peso dei carichi di lavoro di questi giorni – a differenza di Kean – e che stamattina dovrebbe essere convocato per poi figurare dal 1’ per la sfida del Franchi: l’islandese non è al 100% ma stringerà i denti.
ALTERNATIVA. Per il resto della formazione che affronterà l’ex Italiano non sembrano esserci grossi dubbi, anche se nel corso della settimana Palladino ha valutato in un paio di circostanze il ritorno alla difesa a quattro (ma a ieri la linea a tre era la soluzione favorita): davanti a De Gea, si rivedranno così Pongracic, Marí e Ranieri mentre in mediana – dove va registrata l’assenza per squalifica di Folorunsho e l’ennesimo forfait di Cataldi – Mandragora lavorerà in regia con ai suoi lati Richardson e Fagioli interni più Dodo e Gosens sulle fasce. Solo panchina per i baby aggregati, Rubino, Caprini e Harder.
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Redazione LaViola.it