Le due sfidanti di domenica si affidano a gol, estro, assist e fantasia dei loro due giocatori più talentuosi, quelli con il 10 sulla maglia
Parola ai numeri dieci, capaci di inventare calcio, con estro, qualità, visione di gioco e numeri fuori dal comune. Fiorentina- Como sarà anche la sfida tra Gudmundsson e Nico Paz, una delle chiavi della partita. Sono loro i due calciatori in grado di determinare in positivo o in negativo le sorti di viola e comaschi. Il confronto di domenica, per i due, sarà il primo vero scontro diretto dal primo minuto: lo scorso anno, Gudmundsson saltò per infortunio la sfida di andata vinta dalla Fiorentina a Como 2-0; al ritorno, vinto dal Como a Firenze per 2-0 con uno dei gol segnati proprio da Nico Paz, l’islandese entrò, prese un cartellino giallo e uscì dopo nemmeno venti minuti giocati per infortunio. Un confronto atteso e rimandato a questa stagione, ma che arriva in un momento diverso per entrambi. Così scrive La Repubblica.
INIZI DIVERSI. Gudmundsson è tornato pienamente in gruppo da inizio settimana dopo il fastidio alla caviglia subito in nazionale, che lo aveva costretto al forfait contro il Napoli. Cerca ancora il primo gol in campionato e una prestazione da vero dieci, alla caccia di una qualità ammirata soltanto nella prima partita dell’anno con il Polissya in Conference. In quel caso l’islandese andò a segno, per poi mettere a referto un assist nella trasferta di inizio serie A a Cagliari in occasione del gol di Mandragora. Per Nico Paz invece l’annata è ripartita sulla scia della grande stagione dello scorso anno. Rimasto a Como nonostante tante voci di mercato — Tottenham in primis — l’argentino ha già messo a segno due gol in tre partite. Entrambi in casa, entrambi decisivi per portare punti alla squadra di Fabregas, entrambi meravigliosi. Il primo su punizione, contro la Lazio, il secondo con un pregevole sinistro da fuori area dopo una veronica in mezzo a due giocatori del Genoa.
RUOLI IN CAMPO. In una Serie A che che sta vedendo la riscoperta del gol da fuori area, Paz e Gudmundsson rappresentano due giocatori in grado di accendere, proprio con le loro conclusioni da fuori, le partite, oltre alla capacità di assistere i compagni. Gud dovrebbe fare coppia in attacco con Kean, ieri allenatosi con i compagni dopo l’attacco di febbre che lo aveva tenuto ai box nella seduta di mercoledì, in un 3-5-2 che potrebbe delinearsi anche in un 3- 4- 2- 1, con l’inserimento di Fazzini a fianco dell’islandese e alle spalle di Moise. Nico Paz agirà sulla trequarti comasca alle spalle di uno tra Morata e Douvikas insieme a un tridente leggero fatto di qualità, capacità di fraseggio e spiccata vocazione al palleggio.
SFIDA SUL MERCATO. Una sfida, quella tra i due, che poteva avere oltre al campo anche strascichi di mercato. Prima di acquistare Gudmundsson nel 2024 — per poi riscattarlo ufficialmente dal Genoa a giugno di quest’anno — la Fiorentina aveva tentato di mettere le mani proprio su Nico Paz. Intermediari si erano messi in contatto con Pradé e Goretti, proponendo il calciatore con la stessa formula sfruttata poi dai lariani: prestito con bassa recompra intorno ai dieci milioni a favore del Real Madrid. I dirigenti viola, pur non mettendo in discussione le qualità dell’argentino, non furono convinti dell’impostazione della trattativa, temendo di valorizzare un calciatore altrui senza goderne interamente del cartellino. Virando allora su altri profili, come Colpani. Anche per accontentare mister Palladino.
Di
Redazione LaViola.it