Sfide nella sfida per il Derby dell’Appennino di domani, con tanti intrecci anche sul mercato estivo e non soltanto
Sfide nella sfida per il Derby dell’Appennino di domani, mai così d’alta classifica come stavolta, scrive il Corriere di Bologna.
Tanti gli intrecci estivi tra Fiorentina e rossoblu. Quello più noto è Robin Gosens, primo nome di Giovanni Sartori per la fascia sinistra. Il Bologna tratta a lungo con l’Union Berlino, il terzino tedesco è d’accordo e non vede l’ora di riabbracciare il dirigente che aveva avuto a Bergamo ma all’improvviso tutto si stoppa. Le società non trovano la quadratura, l’Union resta fissa sull’obbligo di riscatto a 10 milioni e Sartori cambia obiettivo andando a zero su Miranda, svincolato dal Betis. È fine giugno, la Fiorentina può attendere e una volta centrata la Conference mette le mani su Gosens a condizioni migliori, tipiche dei finali di mercato: 750.000 euro di prestito, diritto di riscatto a 7,5 milioni che diventa obbligo al 50% delle presenze. Dal suo arrivo, fin qui, le ha giocate tutte: due gol, due assist, Biraghi e Parisi panchinati con annessa cessione prevista a gennaio dell’ex capitano viola.
Un altro che poteva vestire il rossoblù e non il viola è Moise Kean: in estate sarebbe stata un’enorme incognita, ora è un rimpianto. L’azzurro ha già segnato 9 gol in A e in estate era inserito nel casting per il centravanti: abboccamenti, richieste di informazioni, poi i pessimi rapporti con la Juventus per l’affaire Thiago Motta hanno portato il Bologna a cercare altrove. E, dopo un lungo peregrinare, si è finiti su Thijs Dallinga, prelevato a 15 milioni più bonus dal Tolosa. Chi era l’obiettivo numero due dell’area tecnica viola nel caso in cui Kean fosse finito altrove? Proprio Dallinga, che fin qui ha tremendamente deluso i suoi estimatori estivi.
Santiago Castro: un altro di quelli rimasti in bilico sull’Appennino, perché c’era anche la Fiorentina tra le pretendenti ai tempi del Velez. A segnalarlo nei suoi ultimi mesi in viola fu Nicolas Burdisso, ma a gennaio 2024 il club preferì consegnare a Italiano l’opzione low cost Belotti e fu il Bologna ad investire acquistando il cartellino del classe 2004. Lui, sì, uno che finora non ha deluso: ora se lo gode proprio Italiano. Danilo Cataldi. Era in uscita dalla Lazio e dopo il k.o. di El Azzouzi alle Olimpiadi era uno dei profili valutati: la scelta, visto anche il lavoro pregresso con Italiano, è andata su Pobega. Domani saranno di fronte: uno dei tanti confronti diretti di una sfida tutta da vivere.
Di
Redazione LaViola.it