Il tedesco salterà le gare con Celje e Parma. Il riscatto non è a rischio
Come riportato da La Repubblica, Gosens ha avuto una botta sì, ma in un punto, quello del piatto tibiale, in cui si era già infortunato in
passato. Da qui la prudenza e il consulto continuo con il prof. Finck, per monitorare la situazione ed evitare rischi. Trattandosi di
un edema il margine resta molto sottile e tutto deve essere fatto coniugando sì la necessità del rientro in squadra ma senza, forzando i tempi, interessare i legamenti, una rottura dei quali chiuderebbe anticipatamente non solo questa stagione ma anche l’inizio della prossima. Sicuramente Robin salterà il doppio impegno di questa settimana in Slovenia e in casa contro il Parma, poi molto dipenderà dagli esami effettuati nei prossimi giorni, oltre che dalla soglia del dolore che lo stesso giocatore sentirà.
ALTERNATIVE. Certo l’indisponibilità per le prossime gare di Gosens priverà Palladino di una pedina decisiva per il suo 3-5-2 e soprattutto anche a sinistra così come a destra — dove l’unico interprete puro del ruolo è Dodo — le rotazioni saranno ridotte al minimo. Parisi, che si è ben disimpegnato con Atalanta e Milan, sarà il titolare pressoché inamovibile con Folorunsho che rappresenterà a gara in corso o in caso di turn over la principale alternativa, pur da adattato in una posizione non propriamente sua. L’ex Napoli ha dimostrato di avere gamba per giocare in fascia ma sarebbe comunque un inedito vederlo a tutta fascia con un centrocampo a cinque. Stesso discorso, a destra, per Moreno, chiamato a sostituire in alcuni momenti della gara a Dodo e a far rifiatare il brasiliano. Un’altra opzione poteva essere Colpani, che già a Monza si era disimpegnato in alcune partite da esterno, ma il suo forfait è prolungato da tempo e non recuperabile nel breve.
FUTURO. Se il tedesco non si fosse fermato prima dell’Atalanta e avesse giocato contro la Dea, contro il Milan e giovedì in Conference avrebbe raggiunto il 60% delle presenze utili
per far convertire il diritto di riscatto con cui era arrivato dall’Union Berlin in obbligo e sarebbe diventato ufficialmente viola anche per la prossima stagione. Con l’edema al piatto tibiale e con l’incertezza sulle prossime partite la soglia del 60% dovrebbe essere ricalcolata sulla base delle presenze di Robin in questo finale di stagione in cui i viola giocheranno da un minimo di nove a un massimo di dodici partite, ovviamente legate al percorso in Conference. Se Gosens non dovesse tornare in campo l’obbligo di riscatto scatterebbe comunque in caso di conquista dell’Europa da parte della Fiorentina e, infine, nel caso più negativo del mancato verificarsi delle condizioni relative all’obbligo di riscatto — Gosens che non totalizza il 60% delle presenze e viola fuori dalle coppe — la società potrebbe esercitare il diritto di riscatto con l’Union Berlin pagando lo stesso sette milioni e assicurandosi un leader e un giocatore centrale per la squadra anche per il campionato 2025-2026.
Di
Redazione LaViola.it