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Goretti: “Fiorentina grande opportunità per me. Palladino bravo, giovane e ambizioso”

Le prima parole da dirigente viola del nuovo direttore tecnico della Fiorentina Roberto Goretti

Parla così il nuovo direttore tecnico della Fiorentina Roberto Goretti ai canali ufficiali del club: “Quando arrivi qui, al Viola Park, la prima cosa che ti resta è ‘bellezza’. E’ qualcosa che ti rimane”. CALCIATORE. “Ricordo da giocatore tante sfide a Firenze, da avversario.

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Mi ricordo il calore del pubblico fiorentino. Quando giocavo al Franchi ricordo di aver affrontato calciatori fortissimi, Batistuta, Edmundo. La Fiorentina ha sempre avuto grandi calciatori, soprattutto in attacco. Una volta Oliveira mi fece credo tre tunnel, mi prendeva in giro”.

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PALLADINO. “Credo che la Fiorentina abbia scelto un tecnico giovane, ambizioso come Palladino. Che poi è la filosofia che quasi sempre ha contraddistinto la società viola. Per questo credo ci sia stata continuità in questa scelta”.

PRADE’. “Ha scelto Daniele di portarmi qui. Ci conosciamo da tanto tempo, avevamo fatto delle operazioni anche in anni precedenti. Mi ha scelto, io arrivo alla Fiorentina per fare il bene di questa squadra. La vedo come un’opportunità per me perché arrivo in una società importante, che ha grande storia.

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Spero di fare un buon lavoro”. GIOVANI. “Il Viola Park è davvero bello. Appena arrivi e lo vivi lo è ancora di più. Penso che il Presidente Commisso, con questa struttura, abbia voluto dare il suo messaggio sul cosa vuole fare e dove vuole portare questo club.

Ci vuole tempo, ovviamente, perché questo lavoro sui giovani richiede degli anni. Penso che con gli anni questa società possa divenire una ‘fabbrica’ di calciatori. I giovani non vanno bruciati. Ci sono ragazzi che possono arrivare subito in prima squadra, altri che hanno bisogno di fare un percorso più lungo.

A livello giovanile tanti ragazzi sono arrivati in prima squadra, praticamente uno all’anno. Questo è qualcosa di straordinario. In ritiro porteremo tutti i giovani, Palladino valuterà e poi vedremo”. RITIRO. “Purtroppo tanti calciatori sono via con le Nazionali.

Ma questo vale per tutti. Palladino sarà bravo a gestire anche questo. Sarà un’estate di ripartenza, tanti andranno via, scadenze, altri arriveranno”. COMMISSO. “Non ho ancora avuto modo di parlarci. I fatti e la sua storia parlano per lui.

Quello che ha fatto, il suo spirito, il suo atteggiamento il suo coraggio parlano per lui”. PERCORSO. “Sono partito da lontano, iniziando facendo il coordinatore degli allenatori del settore giovanile del Perugia. Poi ho fatto il responsabile del settore giovanile del Perugia, quindi il direttore sportivo della prima squadra, facemmo un buon mercato e perdemmo i playoff in C.

L’anno dopo abbiamo fatto primi in C, bene in B per vari anni, lavorando tanto coi giovani. Poi sono ripartito da Cosenza, con 5 tesserati, prima sfida Fiorentina-Cosenza in Coppa Italia, avevamo quasi tutti Primavera, perdemmo 4-0.

Ci salvammo ai playout. L’anno dopo a Reggio Emilia, in C, alla Reggiana, abbiamo fatto la promozione e una salvezza in B la scorsa stagione. Penso che questa opportunità di arrivare alla Fiorentina sia arrivata sia per fortuna ma anche per questo percorso che ho fatto.

Io sono abituato a lavorare molto, parlare poco, sono molto autocritico e mi metto sempre in discussione, anche ammettendo e discutendo i miei errori”.


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