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Gli ultras nuovi angeli del fango. La Fiesole si sposta a Campi e nelle zone alluvionate

In tanti ieri ad aiutare le persone alluvionate a Campi e non solo. Grande solidarietà a suon di cori

Cinquantasette anni dopo, i nuovi angeli del fango hanno una sciarpa viola stretta in vita e un’ideale maglia della Fiorentina come seconda pelle. A oltre mezzo secolo dall’alluvione che nel novembre del 1966 devastò Firenze, stavolta a ripulire dal fango un’intera comunità che, alle porte del capoluogo, da tre giorni è senza luce e acqua ci hanno pensato i tifosi della Curva Fiesole, che nel giorno di Fiorentina-Juventus hanno scelto di disertare lo stadio pur di dare un sostegno a migliaia di cittadini ancora in difficoltà. I gruppi organizzati del tifo si sono ritrovati ieri alle 9 in piazza Dante, a Campi Bisenzio: sotto al palazzo comunale i tifosi hanno ricevuto una tuta color carta da zucchero, un paio di guanti, lo stretto necessario per lavorare e poi via, in mezzo alla strada per dare una mano dove serviva. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

CANTI NEL FANGO. Oltre a Campi, infatti, non sono pochi i comuni che a ormai oltre 72 ore dall’esondazione del Bisenzio e dei suoi affluenti sono ancora in grossa difficoltà. Zone isolate da tutto e tutti. Tra queste San Piero a Ponti, San Donnino e Figline di Prato. Il tempo per la Curva – tra un selfie e l’altro postato sui social a testimoniare che il cuore viola, per una domenica, più che per la Fiorentina ha battuto forte per la propria comunità – è passato cantando i classici cori da stadio per Biraghi e compagni, con una vanga o un secchio tra le mani nel tentativo di svuotare cantine, stasare tombini o portare un pasto alle persone trincerate in casa. 

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