Preoccupano tante di cose di questa Fiorentina: nove tiri nello specchio nelle prime 4 gare di Serie A. Kean e Piccoli non si trovano
Preoccupano tante di cose di questa Fiorentina, scrive la Gazzetta Dello Sport. La Fiorentina ha effettuato soltanto nove tiri nello specchio della porta nelle prime 4 gare di Serie A: uno col Cagliari, quattro col Torino, tre contro il Napoli e uno contro il Como. Col Como i viola hanno messo a referto un solo tiro nello specchio, il gol di Mandragora, l’insostenibile inutilità di Piccoli accanto a un Kean che non vede un pallone e quando ha una minima occasione calcia senza la mira che aveva nella passata stagione. Infatti è ancora a secco. Difesa distratta sulle palle inattive. Il pareggio del Como nasce da una punizione lontana tagliata bene dal solito Nico Paz ma in cui Ranieri e Gosens non sono attenti. Il gol della vittoria arriva da un errore di lettura di Pongracic sull’uno contro uno di Addai. Il centrocampo non trova padroni.
CAMBI. E qui sta la confusione. Pioli, da agosto, ha proposto più sistemi di gioco, sempre con la difesa a tre, ma per vincere la gara col Como (già dominatore al Franchi a febbraio) ha virato sulla difesa a quattro e il 4-4-2. In cui ha creduto anche a partita in corso e col Como che ormai aveva schiacciato i padroni di casa. «Non ho mai pensato di cambiare modulo». Oltre al solito Mandragora, che è il cannoniere (2 reti) di una squadra che finora ha segnato tre volte (l’altra con Ranieri col Napoli sullo 0-3), nella prima, buona, mezzora, è piaciuta l’impostazione di Nicolussi Caviglia. Mentre sono entrati male i cambi, come Fagioli e Sohm. Fazzini esterno a sinistra non convince. Si aspetta un rilancio di Gudmundsson che domenica non era al meglio.
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Redazione LaViola.it