Durante la sosta per la nazionali, Pioli sarà costretto a chiamare qualche attaccante dal settore giovanile anche solo per fare le partitelle
Fosse dipeso da Pioli, scrive La Nazione, di certo i suoi attaccanti li avrebbe voluti con sé durante la sosta. E invece il tecnico della Fiorentina sarà costretto ad allenare la squadra chiamando qualche attaccante del settore giovanile anche solo per fare le partitelle. Ricapitolando: Kean e Piccoli sono con la nazionale azzurra di Gattuso. Dzeko è stato convocato dalla Bosnia e Gudmundsson è volato in Islanda. In più non c’è neanche Ndour, convocato in Under 21. Insomma, là davanti il deserto.
Pioli deve ottenere comunque il massimo dalla sosta per ricaricare i suoi calciatori dal punto di vista fisico e nervoso. Saranno affrontate questioni tattiche di sviluppo della manovra, specialmente per quanto riguarda gli esterni (al pacchetto mancherà solo Fortini, in Under 21) e saranno analizzati e corretti gli errori in fase difensiva. Pioli di spunti di riflessione ne ha moltissimi, da metà della prossima settimana poi si entrerà nel vivo della preparazione del difficilissimo match contro il Milan.
Gli attaccanti torneranno alla spicciolata, la speranza è che la parentesi nazionali possa portargli entusiasmo e gol. Poi ci sarà da capire come sistemarsi e dialogare. Contro il Milan e non solo. La sensazione chiara è che Kean abbia bisogno di giocare da solo là davanti. Ma c’è anche l’esigenza che qualcuno si accenda alle sue spalle. Primo fra tutti Gudmundsson. Doveva essere il valore aggiunto. Per ora è stato trasparente.
Di
Redazione LaViola.it