Gara delicatissima e sulla carta quasi proibitiva quella contro i rossoneri. Ma questa squadra ci ha abituato a qualsiasi sorpresa
E’ l’Europa il non tanto velato obiettivo della volata finale che la Fiorentina si appresta a vivere iniziando dalla trasferta di San Siro in casa di un caro amico, domenica ’nemico’ come Stefano Pioli. Diciamolo subito, così non ci pensiamo più: sono state sprecate due grandi occasioni, punto. Scrive La Nazione.
Inteso come fine del discorso, ma anche per andare a capo. E puntare con decisione il Milan, lanciato verso la conquista dello scudetto, anche per demeriti altrui (vero Inter?). Problemi che non interessano la squadra viola, decisa a riprendersi quello che ha perso per la strada. Con la convinzione che se le energie sono pericolosamente in riserva, non deve esserlo l’orgoglio.
Serrare le fila per andare a Milano con la determinazione e la voglia di fare risultato. Per il rispetto verso la tifoseria. Come ha detto Barone. Ma anche verso i giocatori stessi che nell’arco della stagione, in ogni caso, sono andati oltre i propri limiti, per trasformare, una stagione grandissima in fantastica. Come ha detto Italiano.
Certo, dall’altra parte del campo c’è il Milan, lanciato verso uno scudetto in cui il Diavolo, inteso come squadra rossonera, c’ha messo la coda. Al netto del ’caos biglietti’, i viola saranno seguiti da tanti tifosi che credono comunque nella qualificazione europea. Sicuri che la Fiorentina saprà reagire dopo le tre sconfitte consecutive. Offrendo una prestazione di nervi e attenzione. In fondo a San Siro non ha mai sfigurato. Raccogliendo, magari, meno di quanto avrebbe meritato.
Magari è arrivato il momento di disinnescare il Diavolo. Che forse è meno brutto di quanto si possa dipingere.
Di
Redazione LaViola.it