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Editoriali

Fiorentina di qualità, ma i muscoli in mediana? Kean, ad oggi, è e sarebbe insostituibile

Tanta tecnica in mediana, e i muscoli? Kean, ora (a 52 milioni) o dopo (a prezzo variabile) sarebbe comunque insostituibile

Il nome di Bernabé continua a circolare in orbita Fiorentina. L’ostacolo è noto: la valutazione che ne fa il Parma, ancora troppo alta rispetto alle idee della dirigenza viola. Il profilo dello spagnolo intriga, c’è poco da fare. Tecnica, visione di gioco e tocco del pallone sono di un altro livello.

QUALITA‘. Non mancano di tecnica neppure Fazzini, Fagioli e Richardson, mentre Ndour è ancora tutto da scoprire. Poi c’è Mandragora, reduce dalla sua miglior stagione a Firenze anche grazie alla possibilità di inserirsi in fase offensiva. Uno per cui gli anni da regista sono ormai lontani nel tempo, tra Udine, Torino e la prima avventura alla Juventus. In più c’è anche il rientrante Barak. Al novero delle pedine a disposizione di Pioli ci sarebbero anche Amatucci e Bianco, anche loro da valutare dopo le esperienze in prestito a Salernitana e Monza. In pratica, ad oggi la mediana della Fiorentina sarebbe tutta composta da calciatori votati alla fase offensiva. Tutte mezz’ali di inserimento e spinta, tutti calciatori di grandissima qualità. Non ci sono interditori puri, non ci sono mediani vecchio stile e neppure profili in grado di unire le due fasi (come Kessié o Milinkovic-Savic, per esempio). Almeno fino ad oggi, dando per buono il proseguimento della trattativa per Bernabé e che, alla fine, con Mandragora si trovi un’intesa sul rinnovo.

DIETROFRONT. L’inversione di tendenza non sarebbe solo in nomi e caratteristiche, ma concettuale. Il gioco che Pioli vuole dare alla Fiorentina sarà all’opposto rispetto a quello a cui ha lavorato Palladino. All’ex tecnico viola, per come intendeva il calcio, avrebbe fatto comodo un mediano. In parte lo ha fatto Cataldi, ma l’ex Lazio è tornato a Roma. Nel dubbio, comunque, riuscire a prendere un giocatore con caratteristiche difensive per completare il reparto potrebbe essere una buona idea.

MOISE. Sul capitolo Kean, ormai, è già stato detto e scritto più o meno tutto. Fino al 15 luglio qualcuno potrebbe portarlo via pagando la clausola. Nelle casse della Fiorentina entrerebbero 52 milioni, non pochi ma neanche tantissimi. Nel caso in cui si scavallasse la clausola, con o senza rinnovo con la Fiorentina, la società viola potrebbe fare il prezzo che più crede in caso di pretendenti. Ma il nodo resta lo stesso: sostituire uno come Kean è impossibile per la Fiorentina. A meno che non si vada a elargire un ingaggio top, da 4-5 milioni di euro. Nessuno dei nomi accostati al club viola potrebbe offrire le stesse garanzie che ha fatto vedere di poter dare Kean. Al tempo stesso sembra difficile che la Fiorentina, per ricavi e dimensione che ha ad oggi, possa pensare di fare un’operazione come quelle che fece il Napoli anni fa, quando cedette Cavani e prese Higuain, poi sostituito da Osimehn etc etc. Il salto lo si fa così. Ma ad oggi, la politica viola (e le possibilità di spesa in base ai ricavi) non va in questa direzione. L’unica che è riuscita a sostituire sempre bene un big con un giocatore pagato meno e che ha reso lo stesso (o di più) è stata negli ultimi anni l’Atalanta. Qui, invece, gli 80 milioni di Vlahovic sono stati spesi per vari flop, fino a Kean. Ecco perché, ora con la clausola (quindi incassando al massimo 52 milioni) o dopo la clausola (incassando in teoria anche molto di più, anche se con meno tempo a disposizione per sostituirlo), il nodo resta lo stesso: Kean è insostituibile.

SALTO. Ad oggi, come detto. Servirà aumentare la propria dimensione alla Fiorentina. Abbandonare la Conference League e arrivare finalmente almeno in Europa League (o più in alto). Solo allora potrà cambiare qualcosa. E la speranza è che quel salto sia solo questione di mesi.  

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