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Fiorentina ancora bloccata al bivio Europa: in attesa della Uefa e della Juventus

Ceferin con la Conference League - logo

Viola ancora in attesa della decisione Uefa sul caso Juventus. La partecipazione alla prossima Conference League resta fortemente in dubbio

Giovedì sera, quando la Uefa si è «dimenticata» di inserire la Juventus nel sito ufficiale della Conference, per un’oretta la Fiorentina è tornata a respirare aria europea. Scrive il Corriere Fiorentino.

Il tutto è stato giustificato come un semplice errore, poi subito risolto. Ma di sicuro la coincidenza ha confermato la confusione che regna al momento nelle stanze di Nyon. Con tutta una serie di ripercussioni non solo per la Juventus, ma anche per la Fiorentina che non è ancora entrata nel vivo del calciomercato. Proprio per la speranza di poter giocare un’altra stagione europea dopo aver conquistato l’ottavo posto in campionato.

Certo, sarebbe sbagliato considerarla l’unica ragione dello stallo delle trattative. Basta pensare alla cessione di Amrabat, dalla quale dipenderanno le risorse a disposizione di Pradè. Nessuno, infatti, si è dimenticato che la scorsa stagione la Fiorentina è stata la squadra che ha giocato più partite di tutte, 60. Una bella differenza rispetto a partecipare solo a Serie A (38 giornate) e Coppa Italia. Soprattutto per un allenatore come Vincenzo Italiano, alla costante ricerca dell’undici che vada più forte possibile. Senza badare a compromessi.

Giocando una volta a settimana, però, ci sarebbero titolari più definiti

E non ci sarebbe spazio per titolari-doppioni, con alternanze quasi sistematiche come quelle tra Gollini e Terracciano a inizio stagione. O in attacco dove Cabral e Jovic si sono spesso e volentieri dati il cambio tra Italia ed Europa. Inoltre, la pausa per il Mondiale aveva prodotto ancora più turni infrasettimanali di campionato del solito. Certo è, che se la Fiorentina venisse ripescata in Conference dovrebbe cambiare l’impalcatura della rosa e della preparazione.

Perché dal 24 agosto, giorno dell’andata dei playoff (il 31 il ritorno), al 14 dicembre ci sarebbero 8 gare in più, di cui 6 nella fase a gironi, da gestire. E cinque mesi in cui si giocherà ogni tre giorni o quasi. Per questo la Fiorentina spera che Uefa e Juventus decidano entro fine mese. Così da perfezionare la programmazione.

Ma sul quando non ci sono garanzie. Se non che la decisione arriverà in tempi utili per la definizione degli organici delle coppe. E menomale. Il fascicolo a carico dei bianconeri parla di «potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario». Per chiuderlo, l’ipotesi che ha preso campo nelle ultime ore è quella di una sorta di accordo che preveda la rinuncia di un anno alle competizioni Uefa. Da capire se il «ban» si consumerebbe con una rinuncia volontaria del club o se sarebbe l’organo presieduto da Ceferin a estrometterla.

Se la Juve non sembra disperata all’idea di fare a meno della Conference, diversa è la percezione che ne ha la Fiorentina

Intanto perché ha permesso di guadagnare oltre 20 milioni e di risalire il ranking Uefa fino all’80esima posizione (destinata a diventare 72esima). Ma un nuovo stop sarebbe nocivo. Inoltre è un’arma da far valere in sede di mercato con i giocatori delle squadre escluse dal palcoscenico internazionale. Pro e contro da mettere sul tavolo. E infatti tra i tifosi non manca chi pensa che sarebbe un bene concentrarsi solo sul campionato per provare ad aggredire la zona Europa League.

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